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Durnwalder al convegno "Europa 2020": investire in formazione, ricerca e sviluppo

Nell'ambito del convegno incentrato sulle strategie comunitarie "Europa 2020", oggi, venerdì 25 marzo 2011, presso Palazzo Widmann a Bolzano, si è parlato delle opportunità di sviluppo per l'Alto Adige. Il presidente della Provincia Luis Durnwalder: Per il futuro migliorare la formazione scolastica e professionale ed investire in ricerca e sviluppo.

Strategie "Europa 2020" e gli sviluppi per l'Alto Adige al centro di un convegno a Bolzano. (FOTO:USP/A.Pertl)

La nuova strategia politica a sostegno dell'occupazione, della produttività "Europa 2020", approvata dal Consiglio d'Europa nel giugno 2010 che fà seguito aslla cosiddetta stragtegia di Lisbona, si pone l'obiettivo di raggiungere una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva mettendo in atto un maggior coordinamento delle politiche economiche. Sulle possibilità di sviluppo che ne derivano per l'Alto Adige si è discusso nella mattinata odierna (venerdì 25 marzo) nell'ambito del convegno "Europa20" alal presenza del presidente della Provincia Luis Durnwalder, del parlamentare europeo altoatesino Herbert Dorfman, e di esperti da Bruxelles, Roma e Bolzano. Introducendo i lavori il presidente Dunwalder ha sottolineato come già il 75 per cento delle attività economiche ed una buona parte di quelle culturali, sociali dipendano da misure comunitarie. Per tale ragione la Ripartizione Europa della Provincia di Bolzano accanto all'attività meramente amministrativa è chiamata ad informare i responsabili dei livelli decisionali e la popolazione al fine di agevolare un giusto posizionamento. 
Facendo riferimento alla crisi economico- finanziaria in Europa, Durnwalder ha sottolineato come l'Alto Adige è riuscito a superarla meglio rispetto ad altre Regioni grazie alla maggiore flessibilità dovuta all'autonomia. Pur dovendo rispettare il patto di stabilità l'Alto Adige presenta un minor numero di disoccupati e nessun debito. La sfida del futuro è quella di creare numerosi posti di lavoro di qualità per giungere ad una piena occupazione. A tal fine in futuro dovrà essere migliorata la formazione scolastica e professionale ed investire in ricerca e sviluppo. Uno degli obiettivi da raggiungere, come ha proseguti Durnwalder, è aumentare il tasso di laureati evitando la loro migrazione in altre realtà. 
Il parlamentare europeo altoatesino Herbert Dorfmann, ha illustrato i sei obiettivi prinicipali delle misure contenute in "Europa 2020": incremento della quota occupazionale del 75 per cento riferita a persone fra i 20 ed i 64 anni, investimenti del 3 per cento del PIL, ridurre emissioni CO2 del 20 per cento, incrementare efficienza energetica ed impiego delle energie rinnovabili del 20 per cento; abbassare il tasso di abbandono scolastico a 10 per cento, portare il tasso dei giovani laureati al 40 per cento e ridurre il numero delle presone a rischio povertà in Europa del 25 per cento. Le strategie "Europa 2020", a differenza di quelle di Lisbona, come ha detto Dorfmann, indica passi precisi per giungere agli obiettivi facendo obbligo ad ogni singolo Stato di presentare ogni anno una relazione sullo stato di applicazione al Consiglio d'Europa, a cui spetta approvare tale relazione e in presenza di mancato rispetto applicare delle misure adeguate.  
Il direttore della Ripartizione Affari Comunitari, Thomas Mathà, ha parlato del futuro dei fondi strutturali europei in Alto Adige, mentre Andrea Zeppa, direttore Dipartimento innovazione, informatica, lavoro, cooperative e finanze, si è soffermato sugli interventi per innovazione e sviluppo in Alto Adige. Da parte sua Aldo Gandiglio, dell'Università Roma 3, ha illustrato le opportunità che può trarre l'Alto Adige dalle strategie comunitarie "Europa 2020". Manuela Geleng, della Commissione Europea/Bruxelles, ha parlato delle prospettive del Fondo Sociale Europeo in Austria e Germania.

SA


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