Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Testamento biologico, pubblicato un nuovo opuscolo informativo

Un numero crescente di persone desidera esprimere la propria volontà riguardo ai trattamenti nella fase terminale della vita. Può essere fatto tramite le direttive anticipate di trattamento o il cosiddetto testamento biologico. L'assessore provinciale alla sanità Richard Theiner ha presentato oggi (7 settembre) il nuovo opuscolo informativo elaborato da un gruppo di lavoro guidato dal Comitato etico provinciale.

"La fase terminale della vita delle persone - ha spiegato Theiner - non deve essere  legata alla compilazione di un documento, ma deve integrarsi in un processo di consulenza da parte di medici e personale sanitario. Questo opuscolo costituisce una guida per i cittadini e un sostegno nel processo di confronto molto personale con la malattia e la morte". Per orientare le persone che desiderano esprimere la loro volontà sui trattamenti sanitari nella fase terminale della loro vita anche quando non siano più in grado di farlo coscientemente, e per poter offrire strumenti di consulenza al personale delle strutture sanitarie e sociali, è stato pubblicato l'opuscolo "Direttive anticipate di trattamento", che offre importanti informazioni sul concetto della pianificazione preventiva dei trattamenti e spiega gli elementi utili per la stesura del testamento biologico. Un modulo da compilare integra le informazioni e ne fa una vera e propria guida.

Attualmente, in Alto Adige, sono circa 150 i pazienti in stato di coma vigile, dunque non più in grado di decidere autonomamente sull'utilizzo di terapie di sostegno artificiali per il prolungamento della vita. L'argomento è ovviamente molto delicato, perchè al dovere dei medici di usare ogni mezzo, secondo scienza e coscienza, per la salvaguardia della vita, si oppone quello di ogni persona a decidere sui propri trattamenti dopo una adeguata informazione. In base alle norme costituzionali e al codice deontologico, i medici non possono eseguire trattamenti sanitari senza aver prima raccolto il consenso del paziente, ed è su questi principi che si basa il cosiddetto "consenso informato". Ciò significa che è sempre il paziente, con l'aiuto del personale medico, che decide se dare o meno l'assenso ai trattamenti sanitari. "Le direttive anticipate di trattamento s'inquadrano proprio in questo contesto - ha proseguito l'assessore Richard Theiner - ed è qui che si collocano le misure di sostegno che noi offriamo".

"Le direttive anticipate di trattamento - ha sottolineato il presidente del Comitato etico provinciale Herbert Heidegger - devono diventare parte integrante del nostro sistema sanitario nell'ambito di un progetto di pianificazione che coinvolga il personale infermieristico, i medici di base, i medici curanti degli ospedali e le case di riposo". A questo proposito sono già stati organizzati dei corsi di formazione per i medici e ne seguiranno altri per altri gruppi professionali.

mb


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