Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Onorificenze, il Grande ordine di merito consegnato a dodici personalità

Dodici personalità non residenti in Alto Adige, tra cui l'ex presidente del consiglio Romano Prodi, sono state premiate con il Grande ordine di merito, la massima onorificenza della Provincia di Bolzano. La cerimonia ha avuto luogo oggi (domenica 5 settembre), nel 64esimo anniversario della firma dell'Accordo di Parigi, a Castel Tirolo.

I premiati con il presidente Durnwalder e gli assessori provinciali a Castel Tirolo

“La nostra autonomia – ha spiegato il presidente Luis Durnwalder – non è nata dal giorno alla notte, ma è frutto del grande lavoro di molte personalità di alto profilo. I padri dell'autonomia si trovano in Alto Adige, ma anche in Austria, in Germania e nelle forze democratiche italiane. Li vogliamo ringraziare con questa onorificenza. Non si tratta solo di una medaglia, è molto di più: è il simbolico grazie di tutta la popolazione locale”. Dodici di questi “amici dell'Alto Adige” sono stati insigniti oggi (5 settembre) a Castel Tirolo del Grande ordine di merito. Per la seconda volta, dopo il 2008, il presidente Luis Durnwalder e la Giunta provinciale hanno consegnato il Grande ordine di merito della Provincia autonoma di Bolzano, la massima onorificenza istituzionale locale. Il riconoscimento è stato attribuito a 12 personalità che nei rispettivi ambiti di lavoro – dalla politica alla cultura, dall’arte all’amministrazione – hanno contribuito allo sviluppo dell’Alto Adige.

Tra i premiati anche Romano Prodi: professore universitario, Ministro dell'Industria e presidente dell'Iri, dal 1999 al 2004  stato presidente della Commissione Europea, mentre dal 1996 al 1998, e dal 2006 al 2008, ha guidato il governo nazionale.
“Con Romano Prodi – ha sottolineato Durnwalder – abbiamo elaborato il concetto di autonomia dinamica, ovvero di un'autonomia in continuo sviluppo e non arroccata esclusivamente sulle conquiste del passato. Inoltre, sia come Presidente del Consiglio, che come Presidente della Commissione Europea, Prodi ha avuto sempre un occhio di riguardo per le questioni altoatesine. Questa onorificenza significa che tutto l'Alto Adige riconosce il lavoro fatto per favorire la pacifica convivenza”.

Un altro ex membro della Commissione Europea premiato oggi con il Grande ordine di merito è stato Franz Fischler, dal 1995 al 2004 Commissario  all’agricoltura e allo sviluppo rurale, e in questa veste autore dell'“Agenda 2000”, con la quale è stata riformata la politica agraria dell’Unione Europea. “Con l'avvento di Fischler – ha spiegato Luis Durnwalder – la politica agraria europea ha riscoperto un volto umano, introducendo concetti come la sostenibilità e la compensazione per le zone svantaggiate che si sono rivelati fondamentali per la sopravvivenza dell'agricoltura altoatesina”. Tra i premiati anche l'ex capitano del Tirolo (dal 1987 al 1993) Alois Partl: “E' stato uno dei principali sostenitori dei progetti di collaborazione transfrontaliera – ha sottolineato il governatore altoatesino – contribuendo in maniera decisiva alla nascita di progetti come l'Arge Alp e l'Euroregione. Nel suo operato ha sempre sostenuto gli interessi di tutto il Tirolo, indipendentemente dal fatto che fosse quello del Nord, dell'Est o del Sud”.

Restando oltre il confine del Brennero, il Grande ordine di merito è stato ricevuto anche dal presidente dell'Alta Austria Josef Pühringer. “Guida dal 1995 una Regione che è diventata uno dei principali partner dell'Alto Adige nei settori della cultura, della ricerca e della formazione – ha commentato Durnwalder – senza dimenticare che, dopo il drammatico periodo delle opzioni, l'Alta Austria è stata una delle regioni che hanno offerto una nuova patria a tanti sudtirolesi”. Ex Ministro all' istruzione, arte e sport nel governo austriaco, nonché deputato a Vienna e a Bruxelles, Hilde Hawlicek è l'unica donna ad aver ricevuto, quest'anno, il Grande ordine di merito. “Ha sempre aiutato e sostenuto l'Alto Adige nei settori della formazione – ha ricordato Luis Durnwalder – quando si è trattato di investire sui cervelli e di dare nuove e migliori prospettive ai nostri giovani, la Hawlicek si è sempre rivelata un'interlocutrice fondamentale”.

Uno dei pochi altoatesini di nascita ad ottenere la più alta onorificenza istituzionale della Provincia di Bolzano è l'ex diplomatico a Vienna, nonché membro della Corte europea per i diritti umani, Franz Matscher. “Ha partecipato ai dibattiti sull'Alto Adige presso l'assemblea generale delle Nazioni Unite – ha commentato Durnwalder – e il suo ruolo nell'applicazione concreta dei principi sanciti dall'Accordo di Parigi è stato fondamentale”. Un altro altoatesino di nascita premiato con il Grande ordine di merito è il compositore e produttore musicale Giorgio Moroder, che negli anni '80 ha avuto il suo momento di massima fama ottenendo ben 150 dischi d'oro e addirittura tre premi Oscar come miglior colonna sonora (1979, 1983 e 1986). “E' partito dalla nostra piccola terra – ha spiegato Luis Durnwalder – ed è riuscito a conquistare il mondo. Dobbiamo essere fieri di lui”. Altra persona molto conosciuta anche al di fuori dei confini altoatesini è Henri Chenot: il suo “tempio della salute” ha attirato a Merano ospiti famosi provenienti da tutto il mondo, e nel 2008 ha aperto a Bolzano un laboratorio di ricerca per lo sviluppo di prodotti naturali per l’alimentazione, la cosmetica e la salute. “Il suo arrivo a Merano – ha ricordato Durnwalder – ha riportato in auge dal punto di vista turistico tutta la città e ha trascinato con sé anche il resto della Provincia”.

Premiato con il Grande ordine di merito anche il generale Ivan Felice Resce, dal 2005 al 2006 Comandante delle Truppe Alpine a Bolzano e sino ad oggi alto funzionario del Ministero della Difesa. “Ha avuto un ruolo fondamentale nell'accordo tra Provincia e Ministero per la cessione delle caserme dismesse in cambio della realizzazione di alloggi – ha sottolineato il governatore altoatesino – un'intesa che ci ha permesso di evitare speculazioni edilizie e di allentare la pressione sul mercato delle case provocata dalla carenza di terreni”.
La massima onorificenza altoatesina è stata inoltre consegnata ad Hans Heinrich von Srbik (storico e presidente della Fondazione culturale bavarese Messerschmitt), a Thomas Gruber (presidente della Bayerische Rundfunk) e a Herbert Batliner, esperto d'arte e mecenate del Lichtenstein.

In rappresentanza delle dodici personalità premiate, al termine della cerimonia hanno preso la parola Romano Prodi e Franz Fischler. Prodi si è detto “onorato” di ricevere il Grande ordine di merito, e ha ricordato che “la pacifica convivenza è l'unica prospettiva possibile per dare un futuro certo e sereno ai giovani. Ho sempre citato l'Alto Adige come esempio da seguire non solo nei rapporti tra gruppi etnici e linguistici, ma anche nella gestione economica di un territorio regionale. La vostra Provincia sta attraversando la crisi con un tasso di disoccupazione del 3%, assolutamente irraggiungibile per quasi tutto il resto d'Europa. Per potere affrontare e superare le sfide del futuro la vostra parola chiave dovrà essere insieme, zusammen”. “E' impossibile non innamorarsi di questa terra – ha aggiunto Fischler – per il suo paesaggio, per la sua cultura, per la sua ospitalità, ma anche per il difficile passato che è riuscita a lasciarsi alle spalle. Il percorso affrontato dall'Alto Adige negli ultimi decenni deve essere un esempio per tutti”.

mb

Il Grande Ordine di Merito della Provincia di Bolzano

Il Presidente Durnwalder sull'importanza dell'evento


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