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Mucca uccisa dalla rabbia silvestre a Belluno: in Alto Adige prevenzione fondamentale

Una mucca è l'ultimo animale rimasto vittima della rabbia silvestre nel Comelico in provincia di Belluno. Presumibilmente era stata azzannata da una volpe infetta. "Il nuovo caso conferma l'importanza del pacchetto di misure varate in Alto Adige per prevenire la rabbia", sottolinea l'assessore provinciale Hans Berger. Grazie alla capillare vaccinazione degli animali nei Comuni di confine un caso simile è da escludersi in provincia di Bolzano.

Il capo di bestiame vittima dell'infezione dopo l'attacco della volpe è un bovino di razza highland scozzese che si trovava al pascolo nel Comelico superiore. La conferma delle conseguenze della rabbia silvestre sono giunte dalle analisi dell'Istituto zooprofilattico. Alla luce di quanto accaduto l'assessore Hans Berger ricorda l'importanza delle misure di prevenzione e di lotta al propagarsi della malattia adottate per tempo dalla Provincia di Bolzano.

"La campagna di vaccinazione sul territorio si é rivelata essenziale, un caso come quello di Belluno, data la situazione attuale, in Alto Adige non potrebbe verificarsi." Tutti gli animali da reddito che vivono nelle zone di confine, infatti, sono stati sottoposti a vaccinazione con oltre 50mila dosi. "Un impegno organizzativo e finanziario notevole che però ha dato i suoi frutti", conferma Berger.

Da metà giugno resta stabile la situazione della malattia sul fronte altoatesino. "Siamo ancora fermi alle cinque volpi morte, quattro in Badia e una a Dobbiaco, altri casi non si sono verificati", conclude l'assessore Berger.

 

 

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