Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Segnaletica di montagna: Durnwalder sulla decisione del Consiglio dei Ministri

Preso atto della diffida del Consiglio dei ministri sulla questione della segnaletica di montagna, il presidente della Provincia Luis Durnwalder non si scompone: da un lato è pronto ad un'eventuale impugnazione della decisione del Governo, dall'altro ribadisce che continuerà a ricercare una soluzione che non pregiudichi la buona convivenza tra i gruppi linguistici.

"Spiace non aver trovato un compromesso praticabile e condiviso nella questione della segnaletica di montagna, ero convinto che una soluzione transitoria sarebbe stata individuata in attesa della legge provinciale sulla toponomastica", premette il presidente Durnwalder. In merito alla diffida annunciata dal ministro Fitto sulla rimozione dei cartelli, il Governatore prende atto della decisione ma ribadisce che "il ministro Fitto sbaglia indirizzo: i cartelli apposti dalla Provincia sono tutti bilingui, quelli contestati sono stati installati da terzi ai quali non spettava a me prescrivere come gestirli. Inoltre ricordo che non è la Giunta la sede competente per regolamentare la toponomastica, bensì il Consiglio provinciale. Ma finora ogni tentativo è stato bloccato dall'ostruzionismo."

Osservato che "forse il Consiglio dei ministri avrebbe potuto invitarmi ad esporre le argomentazioni della Provincia sulla questione, come avviene quando di tratta di aspetti che riguardano l'autonomia dell'Alto Adige", Durnwalder attende ora di conoscere nel dettaglio i passi del Governo prima di avviare eventuali contromisure, se del caso anche con impugnazione davanti alla Corte costituzionale.

Allo stesso tempo il Presidente ribadisce la sua convinzione personale: "Nella materia servono cautela e prudenza, si deve continuare a ricercare una soluzione, almeno provvisoria fino alla nuova legge, e che sia dettata dal buonsenso. Sarebbe imperdonabile se questa questione si trasformasse in un problema politico tra i gruppi linguistici che convivono pacificamente in Alto Adige." Durnwalder conferma la sua apertura verso nuovi colloqui e altre proposte, "perché sono convinto che tutta la popolazione sia interessata a un chiarimento condiviso e sono altresì convinto che sia favorevole a una soluzione che garantisca la bilinguità delle indicazioni topografiche ma anche i nomi propri originali." Una soluzione quindi che contempli la bilinguità di Comuni e Comuni catastali, prevista per normativa, che sia pratica (con la traduzione di tutte le indicazioni traducibili: lago, rifugio, maso, ecc.) e che rispetti i nomi storici radicati.

 

pf


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