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Seduta della Giunta provinciale - Lunedì 19 luglio 2010

Di seguito alcune delle decisioni assunte dalla Giunta provinciale nella seduta di oggi (19 luglio) e illustrate dal presidente Luis Durnwalder nella successiva conferenza stampa.

Parco tecnologico: risposta agli imprenditori

La Giunta provinciale ha registrato le ultime uscite critiche del fronte economico ("ma non di tutta l'economia", ha precisato Durnwalder) in merito al progetto del parco tecnologico a Bolzano sud e ribadito l'importanza per l'Alto Adige di investire in ricerca e sviluppo: gli obiettivi di Lisbona prevedono una quota di PIL del 3% destinata a questo scopo, "mentre oggi l'Alto Adige arriva allo 0,8%: il parco tecnologico e scientifico può contribuire a colmare questo ritardo, a sviluppare misure concrete e a investire nella realizzazione di nuovi e qualificati posti di lavoro", ha ribadito Durnwalder. L'opposizione di parte degli imprenditori è difficilmente condivisibile da parte della Provincia: "Finora ci hanno sempre detto che la mano pubblica non fa abbastanza in questo settore, adesso invece dobbiamo frenare quando in tutte le Regioni, a cominciare da quelle vicine, i parchi tecnologici sono diventati una presenza essenziale nel tessuto socioeconomico." Durnwalder ha ripetuto che con il parco nell'ex Alumix "non si vuole certo costruire una cattedrale nel deserto, ma solo creare le strutture necessarie perchè le imprese, e non solo le più grandi e già attrezzate, possano investire in innovazione con il maggior successo possibile." La Giunta ha ricordato infatti che sostenere ricerca e sviluppo significa investire in modo diffuso, quindi anche nelle imprese mediopiccole, e attirare nuovi insediamenti aziendali. Riguardo ai costi, Durnwalder ha specificato che era giusto chiarire sin dall'inizio l'impegno nel suo complesso: "L'investimento fino a 120-130 milioni di euro si riferisce ai prossimi 10-12 anni, non a una spesa nell'immediato." Il Presidente ha concluso auspicando che i prossimi colloqui con gli imprenditori possano chiarire la questione, "perchè è fuor di dubbio che il parco tecnologico verrà realizzato solo se l'economia lo vuole. Se la struttura e l'impegno della Provincia non sono benvenuti, possiamo anche rinunciare a costruirlo, ma poi chi oggi dice no deve prendersi le sue responsabilità per aver bloccato questo progetto."

Bonus cubatura per demolizioni

La Giunta ha modificato alcune direttive in materia di risanamento energetico degli edifici: la legge urbanistica provinciale prevede infatti che per favorire la riqualificazione energetica di edifici già esistenti venga concesso un bonus di 200 metri cubi a chi risana secondo i parametri di CasaClima. Ora, su proposta dell'assessore Michl Laimer, il bonus cubatura viene esteso anche a chi demolisce interamente il vecchio edificio per ricostruirlo: "Ma a due condizioni: che il nuovo edificio rispetti gli standard massimi di una CasaClima A, quindi un fabbisogno energetico annuo non superiore ai 3 litri di gasolio per metro quadrato, e che le nuove abitazioni realizzate con la ricostruzione siano convenzionate", ha specificato il presidente Durnwalder.

Confermato il no all'Alemagna

"Non alimentiamo false speranze e vogliamo ribadire la nostra posizione: restiamo contrari a un prolungamento dell'autostrada Alemagna": a nome della Giunta provinciale, che oggi si è occupata degli ultimi sviluppi sulla questione, il presidente Durnwalder ha messo in chiaro che l'Alto Adige non sosterrà il progetto prospettato dal Governatore del Veneto Luca Zaia. A sostanziare la posizione invariata della Provincia di Bolzano vi sono due fatti importanti degli ultimi anni: "Anche se l'Italia non ha ancora ratificato il Protocollo sul traffico della Convenzione delle Alpi che vieta la costruzione di nuove arterie transfrontaliere alpine - ha ricordato Durnwalder - l'Austria e la Germania invece lo hanno recepito. Quindi il progetto si ferma al territorio italiano." Inoltre, ha proseguito il Presidente, "sarebbe davvero un controsenso costruire un nuovo tratto di autostrada attraverso le Dolomiti proprio adesso che questo gioiello è entrato a far parte del patrimonio mondiale Unesco e che tutte le Regioni sono ufficialmente impegnate a tutelarlo con precisi obblighi." 

Progetto Vineum

Si chiama Vineum il progetto presentato da un gruppo di operatori economici e culturali dell'Oltradige che intende creare un rete tra 13 antiche cantine vinicole a Cornaiano, tutte collegate in sotterranea e aperte al pubblico, e in tal modo salvaguardare questo patrimonio storico-culturale dalla demolizione o da un cambio di destinazione. Il progetto, frutto di un concorso di idee internazionale, è stato illustrato dai promotori alla Giunta provinciale nel corso della seduta odierna e il presidente Luis Durnwalder ha annunciato che "la Provincia guarda con interesse alla creazione di questa sorta di mondo del vino a Cornaiano." Nelle intenzioni dei promotori, ogni cantina sarà dedicata ad un tema specifico e i visitatori attraverso le gallerie sotterranee potranno passare da una cantina all'altra. Vineum potrà diventare un'attrazione e dare un ulteriore impulso alla cultura vinicola e alla Strada del vino dell'Oltradige. "Non sarà in concorrenza con il Museo del vino e l'Accademia del vino a Caldaro, piuttosto un completamento", ha spiegato Durnwalder. L'intero progetto costerà circa 8 milioni di euro. "La Provincia farà la sua parte con un contributo alla realizzazione del progetto - ha specificato il Presidente - solo se il Comune e i vinicoltori faranno altrettanto." L'impegno dell'ente pubblico si limiterà quindi alla fase della costruzione, "perchè la gestione della struttura dovrà garantirsi in modo autonomo e senza contributi pubblici", ha concluso Durnwalder. Nei prossimi mesi i promotori di Vineum proseguiranno nei contratti con le parti interessate al fine di poter presentare alla Provincia un progetto concreto nei dettagli.

Fernpass chiuso: interviene la Giunta

Dal 1° gennaio 2010 per gli autotrasportatori della Val Venosta non è più possibile attraversare liberamente il passo Resia e il Fernpass per raggiungere località della Germania, in quanto il Tirolo lascia aperto il Fernpass solo al traffico in origine e in arrivo, vale a dire ai camion che caricano e scaricano in Tirolo. "Per una ventina di aziende della val Venosta le conseguenze sono gravi, con viaggi via Brennero appesantiti di un centinaio di km, costi aggiuntivi, inquinamento e più traffico sull'A22", ha spiegato il presidente Durnwalder. La Giunta è tornata sulla questione dopo che gli interventi presso il governo austriaco non hanno sbloccato la situazione. La prossima settimana Durnwalder incontrerà il collega governatore del Tirolo Günther Platter per cercare un compromesso che possa attenuare la crisi delle imprese penalizzate dal divieto di transito sul Fernpass.

Riforma clinica

La Giunta ha proseguito nell'esame del documento base per la riforma clinica del sistema sanitario altoatesino, "che verrà completato nella seduta di lunedì prossimo", ha annunciato Durnwalder. Alcuni punti - tra cui quelli relativi alle cliniche private e ai rimborsi dell'ente pubblico - vanno ancora chiariti.

Casa della cultura nel Comune del terremoto

Durnwalder ha riferito alla Giunta del recente incontro con il sindaco di Ocre, Fausto Fracassi, nel quale si è parlato di possibili ulteriori interventi nel comune aquilano pesantemente colpito dal terremoto. "Grazie alla generosità di Comuni e cittadini dell'Alto Adige, è ancora disponibile un importo di 350mila euro che, secondo le richieste del sindaco di Ocre, potrebbe essere impegnato nella costruzione di una Casa della cultura, un luogo di aggregazione e di incontro per la popolazione del Comune e delle sue frazioni", ha spiegato Durnwalder. Gli Assessori hanno condiviso questo progetto e dato via libera all'impiego dei fondi. Il progetto potrebbe partire già a settembre ed essere completato entro il 2011.

Chiusura parziale della ferrovia Brennero-Innsbruck

Alla Giunta il presidente Durnwalder ha riferito l'esito dell'incontro con i rappresentanti del mondo economico per illustrare la questione dei complessi lavori di ammodernamento programmati da ÖBB (le Ferrovie austriache) tra Innsbruck e Brennero, che comporteranno pesanti disagi alla circolazione dei treni. Due le opzioni sul tappeto: la prima - meno costosa - prevede una chiusura totale dei 32 km della tratta Innsbruck-Brennero per un periodo di tre mesi nel corso del 2012, mentre la seconda propone una chiusura parziale (con corse a binario unico) di due mesi all'anno per cinque anni a partire dal 2011. ÖBB e governo austriaco attendono anche il parere della Provincia prima di prendere una decisione in merito. "Gli operatori economici altoatesini si sono espressi all'unanimità per la seconda ipotesi - ha ricordato Durnwalder - escludendo la chiusura totale della linea ferroviaria per tre mesi." L'apertura di un binario renderebbe meno problematici i disagi alla circolazione ferroviaria garantendo comunque il transito di treni internazionali e del trasporto merci, anche se in misura dimezzata, senza caricare l'autostrada di un volume di traffico oltre i limiti delle sue capacità. La Giunta ha incaricato il presidente Durnwalder di comunicare il parere altoatesino al Ministero austriaco per le infrastrutture, cui spetta ovviamente la decisione finale.

 

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Le decisioni della Giunta Provinciale 19-07-2010

Il Presidente Durnwalder sul progetto del parco tecnologico

Il Presidente Durnwalder sul progetto “Alemagna”


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