Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Seduta della Giunta provinciale del 12 luglio 2010

Di seguito alcune delle principali delibere prese in esame dalla Giunta provinciale nel corso della seduta odierna.

Segnaletica bilingue
Nel corso della seduta odierna il presidente Durnwalder ha riferito alla Giunta riguardo al suo incontro con il Ministro degli Affari regionali, Raffaele Fitto nel corso del quale si è parlato della segnaletica bilingue. Il Ministro Raffaele Fitto è del parere che debba essere rispettato il bilinguismo. A questo proposito il presidente ha sottolineato che tale obbligo dovrà essere rispettato solamente per i cartelli che si trovano sul suolo pubblico e da organizzazioni che hanno ricevuto a tale scopo un contributo dall’ente pubblico.

Anche in questi casi non tutti i toponimi dovranno essere tradotti. I nomi storici dovranno rimanere invariati ad esempio nel caso di un maso, di un prato e di una malga, mentre dovranno essere sempre tradotti i termini “aggiuntivi “ come “laghetto, sentiero, piazza ecc. Tutti i Comuni catastali devono essere riportati nelle due lingue. Il Commissario del Governo ha affermato che circa 36.000 cartelli sono solamente in tedesco. Il presidente ha sottolineato che ora la Provincia verificherà quali di questi cartelli si trovano su terreno pubblico e quali su terreno privato.

Quelli collocati sul suolo pubblico dovranno essere ripristinati "ma gradualmente". Secondo il presidente Durnwalder si tratta di una forma concreta e ragionevole di collaborazione. “Non si tratta ancora di toponomastica per la quale sarà necessaria un’apposita legge provinciale. Ma è un primo passo e credo che in questo modo abbiamo dimostrato di essere in grado di dialogare e di trovare un compromesso accettabile da tutti”.

Il presidente ha quindi espresso la propria sorpresa per le critiche rivoltegli dalla consigliera provinciale Eva Klotz la quale ha affermato che in questo modo la Provincia avrebbe accettato il “Diktat” di Roma. Secondo il presidente “Si tratta solamente di rispettare la legge esistente e di applicare correttamente lo stesso bilinguismo che si richiede da parte degli organi statali”.

Ha inoltre affermato di non aver compreso bene le reazioni dell’Alpenverein il quale ha creato il problema con l’intervento della Procura della Repubblica, della Corte dei conti e del Governo “Se l’Alpenverein avesse messo subito i nomi anche in lingua italiana il problema non si sarebbe posto e quindi dovrebbe essere soddisfatto del compromesso raggiunto”.

Incontro con la dirigenza delle Acciaierie Valbruna
Nel corso della seduta Durnwalder ha informato anche riguardo all’incontro con la dirigenza dell’Acciaieria Valbruna dove sono a rischio centinaia di posti di lavoro. La Provincia vorrebbe salvare i livelli occupazionali o almeno garantire altri sbocchi occupazionali ai lavoratori. Dall’incontro è emersa l’impressione, ha affermato il presidente, che l’azienda voglia rimanere a tutti i costi a Bolzano, ma che abbia intenzione di chiudere i forni.

Entro settembre i dirigenti faranno pervenire una relazione chiara e dettagliata sulla situazione dell’azienda, sui prezzi e sul mercato. Nella relazione vi dovranno essere dati particolareggiati riguardo ai pensionamenti ed ai potenziali licenziamenti. Sulla base di queste informazioni la Provincia sarà quindi in grado, ha sottolineato Durnwalder, di adottare le necessarie misure di riqualificazione e di sostegno dei lavoratori.

Inquinamento dei terreni a Bolzano Sud
L’Esecutivo ha deciso di sporgere denuncia contro ignoti per quanto riguarda l’inquinamento con sostanze tossiche dei terreni a Bolzano Sud che dovranno essere bonificati con denaro pubblico a causa del rischio d’inquinamento della falda acquifera e di danni per l’ambiente. Il costo dell’operazione ammonterà a circa 4,5 milioni di euro e non è corretto, ha sottolineato Durnwalder, che l’ente pubblico, quindi i cittadini, si debbano fare carico di risanare i danni causati dalle imprese insediate nella zona.

Insediamenti produttivi nelle zone a rischio di esodo
Vi sono 12 Comuni in Alto Adige nei quali si registra un calo costante della popolazione. Tra questi vi sono, ad esempio, alcuni Comuni della Val Pusteria, dell’Alta Val di Non, Ultimo, Trafoi, Solda ed alcuni altri. La Provincia ritiene di dover intervenire tempestivamente per creare le basi economiche per un'inversione di tendenza.

A questo scopo sarà necessario ridurre la burocrazia, snellire e velocizzare le pratiche per giungere all’insediamento in questi Comuni di nuove imprese produttive del turismo, dell’artigianato, del commercio o dell’industria in grado di assicurare lo sviluppo economico della popolazione.

La Provincia, da parte sua, dovrà inoltre garantire l’erogazione dei contributi più elevati possibili per evitare l’esodo della popolazione. I quattro assessori provinciali competenti per l’economia, l’urbanistica, il turismo e l’innovazione sono stati incaricati dalla Giunta di elaborare entro il 15 di settembre un progetto per risolvere la situazione.

Ricorso della Provincia nella causa contro la “Internet consulting Srl” di Brunico
La Provincia ha deciso di fare ricorso avverso la sentenza che conferma la registrazione del marchio comunitario Suedtirol alla ditta “Internet Consulting Srl” di Brunico. La Provincia ritiene che questo marchio potrebbe ingenerare confusione con il marchio Südtirol.  Un'analoga vertenza è stata già vinta dalla Provincia per quanto riguarda il marchio “Alto Adige”.

Conflitto di attribuzioni con il Ministero dell’economia e delle finanze
La Giunta si è occupata anche di una misura di risparmio adottata dal Ministero dell’economia e delle finanze che prevede la denuncia all’Agenzia del demanio di tutti i contratti d’affitto in atto e la delega alla stessa Agenzia per quanto riguarda la stipula di tali contratti.

La Provincia ha informato i Comuni di comunicare all’Agenzia solamente i contratti attualmente in atto, ma da parte di Roma è stata confermata tale misura che riguarda anche la stessa Provincia. Secondo la Giunta questa misura lede le competenze della Provincia ed ha quindi deciso di impugnare la decisione adottata dal Ministero.

Approvato il Piano d’allarme e di intervento per le piene dei fiumi Adige ed Isarco
La Giunta provinciale ha approvato oggi il Piano d’allarme e d’intervento revisionato per le piene dei fiumi Adige ed Isarco. L’approvazione del Piano d’intervento si è resa necessaria anche in considerazione della possibilità che i fenomeni atmosferici stagionali possano creare situazioni d’allarme lungo i corsi d’acqua e per un’ulteriore tutela della popolazione.

Salvataggio della sostanza edilizia di vecchie costruzioni
Sono oltre 1000 le strutture antiche poste sotto tutela delle Belle arti in provincia di Bolzano e ve ne sono molte altre che meriterebbero questa salvaguardia. In molti casi si tratta di strutture che dovrebbero essere conservate anche se non tutelate dalle Belle arti, ma questa tutela spesso è in contrasto con la possibilità dei proprietari di costruirsi una casa nuova vincolata all’abbattimento della struttura preesistente.

Secondo la Giunta se un Comune riceve la richiesta di costruzione di una nuova casa o un nuovo fienile allora può rivolgersi per un parere qualificato ad una Commissione per la cultura edilizia ed il paesaggio composta di esperti. Se la commissione decide che la struttura debba essere conservata il richiedente potrà realizzare la nuova struttura senza demolire la costruzione vecchia. In questo modo, secondo il presidente, si potrà trovare un giusto equilibrio tra l’esigenza di realizzare una nuova struttura e la conservazione del patrimonio edile tradizionale.

Reti antigrandine
Alcuni Comuni sono contrari all’installazione sul loro territorio di reti antigrandine senza la richiesta di una licenza edilizia. La Giunta ha trattato oggi la questione ed ha stabilito che si debba evitare un’eccessiva burocratizzazione della materia e d’altro canto i contadini devono essere messi in condizione di tutelare il maniera attiva (reti antigrandine) o passiva (assicurazioni) il loro lavoro.

Non sarà quindi necessario anche in futuro richiedere una licenza edilizia per l’installazione di reti antigrandine che dovranno comunque essere di colore grigio o nero. In zone di particolare pregio i Comuni e la Provincia potranno introdurre dei divieti all’installazione di reti, ma contestualmente dovranno assumersi i costi per la relativa assicurazione.

Ordinamento delle aree sciabili attrezzate
La Giunta ha approvato oggi l’Ordinamento delle aree sciabili attrezzate che prevede, tra l'altro, la possibilità per gli escursionisti di svolgere la loro attività ai bordi delle piste con o senza sci nei periodi in cui non vengono effettuati i lavori di manutenzione del manto nevoso.

Approvato il Piano paesaggistico del Renon
È stato approvato oggi il Piano paesaggistico del Renon che prevede una particolare normativa che distingue tra sentieri praticabili solamente da escursionisti e sentieri praticabili anche dagli appassionati della mountainbike e dai cavalli.  Il Piano prevede che i sentieri larghi sino ad 1,5 metri possano essere percorsi solamente dagli escursionisti a piedi.

Novità per il finanziamento della certificazione SOA
La Giunta ha deciso che i contributi provinciali per il conseguimento della certificazione SOA sono troppo onerosi, Attualmente, infatti, la normativa provinciale prevede un sostegno pubblico del 75% del costo per il conseguimento della certificazione che per le aziende può raggiungere anche i 25.000 euro.

Sinora hanno fatto richiesta di questo contributo oltre 700 aziende per un importo complessivo di circa 5 milioni di euro. Il costo medio è di 12.000 euro.

La Giunta provinciale ha deciso che nel 2011 il contributo sarà dimezzato al 37,5% e nel 2012 sarà abolito.

 

 

 

 

FG

Le decisioni della Giunta Provinciale 12-07-2010

Il Presidente Durnwalder sul piano d'intervento contro le piene


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