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I Comuni hanno il dovere di vigilare sulla frequenza scolastica
Se alunni e alunne non rispettano l'obbligo di frequenza scolastica, in futuro non saranno solo le scuole ma anche i Comuni a intervenire. La Giunta provinciale recepisce una legge statale.
La Giunta provinciale ha approvato oggi (4 giugno) una modifica della disciplina in relazione alla supervisione della frequenza scolastica. La decisione si è resa necessaria per conformarsi alla base giuridica nazionale in materia di istruzione obbligatoria, violazione dell'obbligo scolastico e controllo della frequenza scolastica. Le modifiche sono state proposte in una delibera congiunta dai tre assessori provinciali all'Istruzione, Philipp Achammer, Marco Galateo e Daniel Alfreider.
“Queste disposizioni stabiliscono che la funzione centrale di vigilanza sull'osservanza dell'obbligo scolastico e dell'istruzione viene sempre più trasferita ai sindaci e alle sindache”, ha spiegato l'assessore provinciale all'Istruzione in lingua tedesca, Philipp Achammer. La prima notifica di una violazione dell'obbligo scolastico continuerà a essere effettuata tramite la scuola. Finora, invece, i dirigenti scolastici dovevano rivolgersi alla Procura dei minori.
La modifica introduce un confronto dei dati tra il Comune di residenza e le scuole dopo la fase di iscrizione. Se viene accertato che un bambino o una bambina, un giovane o una giovane non adempiono all'obbligo scolastico, i sindaci devono inviare una richiesta scritta ai tutori legali dell'alunno o dell'alunna interessati affinché adempiano ai loro obblighi legali. In caso di assenze ingiustificate durante l'anno scolastico, la direzione della scuola invierà un primo richiamo ai tutori legali, seguito da un secondo richiamo da parte del sindaco. Il terzo passo è la segnalazione dell'infrazione al sistema giudiziario minorile. “È un diritto individuale di ogni bambino o bambina avere accesso all'istruzione. Questo diritto deve essere sostenuto", ha sottolineato l'assessore provinciale Achammer.
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