Attualità
Scuola, l’istituto Einaudi festeggia con i campioni dello sport
Festa di fine anno scolastico per ragazze e ragazzi del Cts “Einaudi- Olympia" di Bolzano. Ospiti della giornata l’ex campione di volley Jack Sintini e l’arbitro di calcio bolzanino, Laura Sberna.
Dopo un anno di stop forzato e nel rispetto di tutte le norme di sicurezza è stato riproposto con successo l’evento di fine anno del Cts Einaudi-Olympia con i campioni dello sport. I ragazzi che frequentano il percorso ad indirizzo turistico-sportivo della Formazione professionale di lingua italiana si sono ritrovati in presenza per chiudere l’anno formativo 2020-2021 con l’ormai tradizionale appuntamento per condividere i progetti realizzati, consegnare gli attestati conseguiti al termine dei vari percorsi per ottenere i brevetti e nominare i vincitori del premio “l’Olimpionico” a chi si è particolarmente distinto nell’attività didattica e in ambito sportivo. Presenti alla giornata due testimonial d’eccezione: l’ex campione di pallavolo Giacomo “Jack” Sintini, oggi formatore di un'azienda di risorse umane e Laura Sberna, arbitro di calcio di lungo corso e manager di Randstad.
La lezione di Jack Sintini
Giacomo Sintini, collegato in remoto, nel volley ha vinto 3 campionati italiani, 1 coppa Italia, 3 Supercoppe Italia, 1 campionato mondiale per club. È stato votato più volte migliore palleggiatore, nonché miglior giocatore nella finale scudetto del 2013 con la maglia di Trentino Volley. “Nei miei sogni di ragazzo c'era il calcio - ha raccontato Sintini agli studenti - ero una giovane promessa, ma a 14 anni una trasformazione fisica ha ribaltato completamente tutto: con quelle leve lunghe e i problemi di coordinazione non ero più fatto per il calcio, ma lo sport mi piaceva tanto. Il fare squadra – ha detto - viene da noi stessi: io devo creare valore, qualità, io do a prescindere da chi ho davanti. Fare squadra equivale a dare. Dare sempre il massimo non è possibile, bisogna però dare sempre il meglio”. Sintini ha ripercorso anche i difficili momenti e la battaglia vissuta fuori dal campo per sconfiggere un linfoma, che lo ha colpito quando era all’apice della sua carriera. “Ho acquisito molta più pazienza – ha spiegato - prima andavo in ansia perché tanta era la voglia di fare e di avere tutto subito. Poi ho imparato ad aspettare, consapevole che a volte bisogna attendere il momento giusto affinché le cose accadano. Ho imparato a ricalcolare il percorso: non c'è un solo modo per arrivare dove desideriamo. Ci sono occasioni importanti, ma non esiste un unico modo per afferrarle, un'unica strada per raggiungerle”.
Tra i protagonisti della festa di fine anno all’Einaudi anche Laura Sberna, bolzanina, arbitro di calcio da oltre 16 anni, cioè da quando i pregiudizi verso una donna direttore di gara erano molto più marcati rispetto ad oggi. L’arbitro ha ripercorso la sua carriera: dalla grande passione ereditata in famiglia, alla capacità di gestire le situazioni più difficili in campo, dalla gestione delle emozioni, a quella dei commenti non sempre eleganti sul terreno di gioco, alla capacità di non farsi influenzare dall’ambiente esterno. La Dirigente scolastica Nicoletta Rizzoli ha rivolto un sentito ringraziamento a tutte le persone che, a vario titolo, hanno permesso ad Olympia di riprendere in presenza nel migliore dei modi, in sicurezza, con idee, contenuti e progetti innovativi.
ASP/tl