Attualità
Colloquium: piattaforma per le novità del microcosmo retoromanzo
Avviati i lavori del convegno interladino. Nella tre giorni saranno proposte 30 relazioni di esperti nelle lingue retoromanze.
La settima edizione del “Colloquium retoromanistich”, il colloquio scientifico interladino sulle questioni sulle lingue retoromanze, è in svolgimento a San Martino in Badia, nelle giornate di oggi giovedì 1 e venerdì 2 giugno, per concludersi sabato 3 giugno a Bressanone. Ad organizzarlo i tre istituti ladini: Micurá de Rü, Majon di Fascegn, Cesa de Jan e la ripartizione ladina della Libera Università di Bolzano. Al centro della tre giorni le novità del microcosmo retoromanzo nel cuore dell'Europa, tra romancio (Canton Grigioni- CH), ladino (valli dolomitiche) e friulano (Friuli).
Il lavori del “Colloquium Retoromanistich”, che viene organizzato ogni tre anni in una località differente, sono stati aperti dall’assessore provinciale ladino Florian Mussner assieme al direttore e alla presidente dell'Istitut Ladin Micurá de Rü, Leander Moroder e alla responsabile dell’organizzazione conventuale Erika Kastlunger.
Avviando i lavori congressuali l’assessore Mussner ha detto che “La scuola ladina assieme a quella tedesca e a quella italiana hanno compiuto dei grandi progressi per quanto attiene l’insegnamento linguistico puntando con forza sul rafforzamento delle competenze plurilingui andando a ridefinire i percorsi scolastici”. Facendo riferimento al modello scolastico paritario ladino l’assessore ha affermato “Se l’Alto Adige lavora per essere una piccola Europa, la Ladinia è già Europa”.
Il direttore dell'Istitut Ladin Micurá de Rü, Leander Moroder, ricordando il grande interesse dimostrato nei confronti del ‘Colloquium’ ha sottolineato che questo testimonia che per molte persone è importante che la lingua sia studiata a livello scientifico.
La responsabile dell’organizzazione conventuale Erika Kastlunger e il sindaco di San Martino in Badia Heinz Videsott hanno posto in evidenza la buona collaborazione fra le istituzioni della valle che ha consentito di organizzare il convegno. Trenta le relazioni che si articoleranno nella tre giorni incentrandosi su temi che spaziano dall’etimologia alla sociolinguistica.
SA