Attualità
Tommasini: “No al terrorismo psicologico sulle spalle delle scuole"
L’assessore Tommasini critica aspramente le dichiarazioni rilasciate oggi pomeriggio dal consigliere provinciale Alessandro Urzì sulle scuole dell’infanzia.
“Le insinuazioni del consigliere provinciale Alessandro Urzì in base alle quali ci sarebbe in previsione un taglio di 90 posti alle scuole dell’infanzia italiane è semplicemente falso e da smentire con la massima fermezza” afferma l’assessore provinciale alla scuola e cultura di lingua italiana, Christian Tommasini, e prosegue “Le affermazioni di Urzì hanno il solo obiettivo di sollevare un polverone e di alimentare le paure, fatto che è ancora più grave in un settore delicato e importate come la scuola”.
Le dichiarazioni di Urzì prendono a pretesto il già annunciato e discusso piano di ottimizzazione delle risorse all’interno della scuola italiana in cui non è previsto nessun taglio complessivo.
Il contingente complessivo degli insegnanti rimarrà infatti 2350, è previsto uno spostamento di alcune unità di posti in organico, circa una dozzina, che andrà ad aumentare il contingente delle scuole superiori, che vedranno così aumentato il loro organico. Questo è dovuto al forte incremento avuto un questi anni nelle scuole superiori italiane e alla contestuale diminuzione delle iscrizioni alla scuola dell’infanzia registrata negli ultimi anni.
“Il rapporto fra insegnante/bambini rimarrà nella scuola per l'infanzia italiana di un insegnante ogni 7,3 bambini. Si ricorda che nella scuola tedesca tale rapporto è ben più alto 9,3 bambini. Nonostante questo non c’è nessuna volontà e nessun piano per equiparare questa percentuale e quindi le affermazioni di Urzì sono totalmente fuori luogo e generano solo paure che non trovano nessun riscontro effettivo” aggiunge Tommasini.
L’Intendenza scolastica sta comunque valutando alcune misure affinché si limiti il più possibile la riduzione del personale, garantendo nel contempo la qualità e gli standard attuali. L’assessore conclude la sua presa di posizione sottolineando “Generare paure e ansie infondate è oggi uno dei fenomeni più scorretti della politica tanto più se fatta su settori delicati e importanti come quello della scuola”.
FG