Attualità
Quattro storie di vita e di sport alla Formazione professionale
Nell’ambito di “Superclasse … i campioni raccontano ai ragazzi storie di vita e di sport” questa mattina gli studenti hanno incontrato 4 campioni dello sport.
Quattro sportivi di successo hanno tenuto a battesimo “Forward >> Sport System … allenati alla vita” il percorso formativo suddiviso in “Aree di progetto” rivolto ai ragazzi di “Olympia - Operatore Turistico sportivo” della Scuola professionale provinciale per il commercio, turismo e i servizi
'Luigi Einaudi' di Bolzano.
Manuel Quinziato, Maicol Verzotto, Marco Insam e Luca Frigo sono stati gli ospiti del primo di una serie di incontri presso la Formazione Professionale per trasmettere ai ragazzi di Olympia esperienze e competenze.
La mattinata è stata introdotta dalla direttrice del “Cts Einaudi”, Nicoletta Rizzoli, che ha focalizzato gli obiettivi del percorso formativo e dal vicepresidente della Provincia, Christian Tommasini, oltre che dal direttore d’Area, Renzo Roncat.
“Il progetto” ha sottolineato Tommasini “è importante perché ha come obiettivo l’acquisizione di competenze utili da spendere nell’ambito sportivo e turistico, settori importanti nel tessuto sociale altoatesino.
Lo sport è un settore dell'economia vasto e in rapido sviluppo e contribuisce in modo rilevante alla crescita ed all'occupazione: trasmettere ai ragazzi gli strumenti per rapportarsi con questa realtà, nell’ambito di un percorso formativo come Olympia, assume un valore ancora più marcato. Soprattutto perché è incentrato sulle abilità e la praticità, sulla capacità di assolvere con cognizione determinati ruoli pratici”.
L’obiettivo è quello di formare e informare i ragazzi, permettendo loro di iniziare ad operare con le necessarie competenze nelle federazioni, società, organizzazioni sportive, società di sport-business, anche nella promozione e sviluppo di eventi.
Il percorso è articolato in una serie di moduli-aree di progetto all’interno dei quali saranno poi sviluppate specifiche materie a tema sportivo: diritto&diritti, comunicazione, etica-valori, cultura e storia dello sport con progetti pratici e seminari con testimonial.
In quest’ultimo modulo s’inserisce il percorso “Superclasse … i campioni raccontano ai ragazzi storie di vita e di sport”, aperto non solo agli studenti di “Olympia”, ma anche agli studenti del territorio, terze medie in particolare (presente la scuola media “Fermi”).
Ospiti del primo appuntamento, il ciclista professionista Manuel Quinziato, il tuffatore Maicol Verzotto e gli hockeisti Marco Insam e Luca Frigo, reduci dalla lunga e fruttuosa trasferta a Dornbirn. Hanno raccontato le rispettive esperienze, i sacrifici e le rinunce, ma anche la gioia, il divertimento, la passione nel poter svolgere lo sport che amano.
Manuel, neo papà, prossimo ad una nuova stagione ai massimi livelli tra i pro, che comincerà tra qualche giorno, a marzo conseguirà la laurea è ha già ottenuto l’abilitazione a svolgere il ruolo di procuratore nel ciclismo internazionale, professione che lo attende quando terminerà di correre.
Maicol Verzotto, tuffatore azzurro reduce dalle Olimpiadi di Rio, ha raccontato come è arrivato alla laurea, come e
quando ha intrapreso l’attività di imprenditore ideando e sviluppando “Drive Gum”, la gomma da masticare per stare svegli alla guida. “Credete sempre in quello che fate” ha detto ai ragazzi “non fermatevi davanti ai primi ostacoli, lo sport fornice competenze utili alla vita, quindi approfittatene.
Impegno, costanza e propensione a non arrendersi mai sono importanti, anche quando si opera in un contesto dove ci sono compagni più forti. Da loro si traggono insegnamenti per trovare la propria dimensione e la forza di mettersi in gioco”.
Marco Insam e Luca Frigo, reduci dalla lunga trasferta a Dornbirn e con l’allenamento dell’Hcb, in tarda mattinata, hanno parlato delle rispettive esperienze all’estero per maturare. “Esperienze non facili, ma formative”ha sottolineato Insam “che ti fanno crescere più in fretta.
Ho imparato molto all’estero e, ad un certo punto ho fatto la scelta di rientrare in Italia, di rimettermi in gioco. Nelle ormai sette stagioni a Bolzano ho raccolto grandi soddisfazioni e ancora conto di migliorare”.
Luca Frigo ha maturato a sua volta esperienza all’estero, negli Stati Uniti e, lo scorso anno, in Svezia. “Sono andato negli Usa senza sapere bene l’inglese” ha raccontato “ho sofferto, volevo tornare dopo due mesi, la mia famiglia mi ha motivato a restare, ho stretto i denti e ho fatto un’esperienza gratificante e preziosa. A Bolzano sto benissimo, mi hanno accolto splendidamente in un gruppo che è diventato presto squadra e ora ci giochiamo le nostre belle carte in un torneo impegnativo come la Ebel”.
E poi tanti altri temi: la gestione delle sconfitte, ma anche delle vittorie, il valore della maglia, il senso di appartenenza, il significato della maglia azzurra, le motivazioni, il “cadere e il rialzarsi”, l’importanza di avere solidi punti di riferimento nelle difficoltà, gli esempi positivi, i rapporti con i tecnici, il concetto di benessere e l’umiltà, come base importante sono stati gli altri temi sviluppati nel corso della mattinata.
FG