Attualità

Futuro Autonomia: assessore Tommasini incontra associazioni culturali

Assessore Tommasini: "Si a un AltoAdige/Südtirol plurilingue, pluriculturale, aperto e paritetico".

Futuro Autonomia: assessore Tommasini incontra associazioni culturali (Foto: USP/F.Oliver)

Avere la consapevolezza del momento storico in cui vive l’Autonomia e assumersi la responsabilità di elaborare contributi propositivi per tutte le componenti dell’Alto Adige. Con queste premesse si è svolto ieri, 4 maggio, a Merano, non casualmente presso il “Kurhaus”, simbolo nel 1969 di un importante congresso che fu tappa fondamentale per la storia altoatesina, un incontro con le associazioni culturali promosso dall’assessore provinciale alla Cultura italiana, Christian Tommasini, e dalla Consulta culturale provinciale per il gruppo linguistico italiano.

“La comunità italiana, attraverso il proprio tessuto di associazioni culturali – così l’assessore Tommasini - vuole partecipare al dibattito e all'elaborazione del processo di riforma della nostra autonomia. Lo vogliamo fare promuovendo il dibattito e attraverso un documento che sarà inoltrato come contributo alla Convenzione. Alla base vi è l'idea che la nostra è una terra plurilingue e pluriculturale e deve puntare su questo aspetto come strumento di crescita sociale ed economica. Ciò significa superare sempre di più i blocchi proporzionali e andare verso un modello paritetico di pari dignità nella partecipazione e nella rappresentanza, a partire dal settore culturale. La pariteticità può essere un elemento per valorizzare tutte le nostre culture in tutto il nostro territorio “.

Come è stato detto nel corso dell’incontro, il Secondo Statuto è stato il frutto di una lunga trattativa che ha visto certamente all’opera Italia ed Austria, ma anche un ruolo di primissimo piano della minoranza di lingua tedesca, organizzata in un grande partito di raccolta. Il Terzo statuto, o in ogni caso la revisione del Secondo, può vedere, invece, una maggiore partecipazione di tutte le componenti di questo territorio, perché diverse sono le premesse storiche e ancor maggiore risulterà stavolta il ruolo delle popolazioni locali.

“In un momento storico delicato, in cui riemergono i rigurgiti etnici e di chiusure, che non avremmo voluto mai rivivere, le associazioni culturali italiane prendono decisamente posizione per un AltoAdige/Suedtirol plurilingue, pluriculturale, aperto e paritetico“ conclude l’assessore Tommasini.

 

 

USP

Galleria fotografica