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Sei idee innovative d’impresa giovane pronte per lo sviluppo

Sono sei i business model selezionati dalla commissione d’esperti per accedere alla seconda fase del progetto Impulsi(vi)2 - Il primo incubatore culturale dell’Alto Adige Südtirol, che punta allo sviluppo di imprese innovative e sostenibili nel settore creativo/culturale. Il progetto è sostenuto dal Dipartimento cultura italiana della Provincia.

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I futuri imprenditori che hanno presentato i business model, le idee d’impresa selezionate dalla commissione d’esperti sono: Erika Baffico, Irene Ammaturo, Mattia Arcaro, Margaux Cicali con Silvia Potente, Andrea Frison e Federica Trama. I settori nei quali questi giovani vorrebbero aprire nuove iniziative sono i più vari: dal design di prodotto alla comunicazione.

Con l’avvenuta selezione dei primi sei business model il progetto “Impulsi(vi)2 – Il primo incubatore culturale dell’Alto Adige Südtirol” entra nella seconda fase in cui per lo sviluppo delle sei idee selezionate nell’ambito di un percorso formativo saranno forniti strumenti tecnici e consulenza per la realizzazione del business plan d'impresa.
La conclusione del percorso è prevista a metà giugno 2016 con un evento aperto a tutta la cittadinanza.

Ideato dall'Ufficio Servizio Giovani del Dipartimento Cultura italiana della Provincia il progetto viene realizzato da Irecoop Alto Adige Südtirol in sinergia con altri enti. L’obiettivo perseguito è quello di offrire strumenti concreti e consulenza specialistica per trasformare idee e progetti in imprese creative/culturali.

"Con questo percorso innovativo - come afferma l'assessore provinciale alla cultura e politiche giovanili in lingua italiana Christian Tommasini - vogliamo dare strumenti concreti ai tanti giovani che della cultura e della creatività faranno il proprio progetto di vita e al contempo offriranno nuove soluzioni per lo sviluppo personale dei cittadini e per quello del territorio".

Impulsi(vi)2 – Il primo incubatore culturale dell’Alto Adige Südtirol a metà febbraio ha chiuso la prima fase. Si è trattato di un percorso molto partecipato, che ha trovato l’interesse di oltre venticinque giovani altoatesini e li ha accompagnati alla creazione del business model della loro idea imprenditoriale. La motivazione all’apprendere competenze economiche e gestionali ha permesso a persone con una formazione umanistica/creativa (laureati in lettere, sociologia, storia dell’arte, architettura) di conoscere ed applicare i rudimenti tecnici di base al fine di comprendere la sostenibilità di un’iniziativa imprenditoriale.

Il risultato sono stati 18 business model di nuove iniziative imprenditoriali consegnati per la valutazione alla commissione composta da: Andrea Grata - Presidente di Irecoop AAS, Claudio Andolfo - direttore dell’ufficio Servizio Giovani della Provincia, Giorgio Tavano Blessi - docente universitario, Karin Pichler - responsabile dell’ufficio ricerche brevetti e marchi della Camera di Commercio di Bolzano e Luca Barbieri, responsabile di AltoAdigeInnovazione.it. Unanime è stata la decisione degli esperti e sei i business model selezionati per accedere alla seconda fase del progetto.

SA

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