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Dalla Giunta: Capitale della cultura, verifiche con Venezia e poi Bolzano
Una verifica con Venezia per capire le reali intenzioni della città finora capofila del progetto Nordest, prima di esplorare le altre possibilità di mantenere in piedi la candidatura: questi i passi discussi oggi (8 aprile) dalla Giunta provinciale sulla partecipazione alla corsa a Capitale europea della cultura nel 2019.
Nella conferenza stampa al termine della seduta di Giunta il presidente Durnwalder ha riferito di aver ricevuto una lettera del sindaco di Venezia Orsoni in cui si invitano le istituzioni finora coinvolte nel progetto di Capitale europea della cultura 2019 - Comune e Provincia di Venezia, Regione Veneto, Regione Friuli Venezia Giulia, Province di Bolzano e di Trento - ad un incontro urgente per arrivare a una decisione definitiva sulla candidatura del Nordest. "Se Venezia ha difficoltà a proseguire nel progetto o non è pienamente convinta di sostenerlo è necessario sgomberare subito il campo dagli equivoci", ha puntualizzato Durnwalder.
Entro settembre va presentato il dossier di candidatura e i tempi sono quindi stretti: "Serve una città che faccia da capofila e si candidi con il territorio circostante presentando un progetto culturale adeguato - ha aggiunto Durnwalder - e se vogliamo continuare il percorso senza Venezia dobbiamo pensare a un'alternativa." Potrebbe essere Bolzano con la cornice dell'Euregio, ma prima vanno verificate le reali intenzioni di Venezia e la posizione del Comune del capoluogo altoatesino. La Giunta provinciale intende accelerare sulla soluzione definitiva della vicenda. Dal Trentino si registrano aperture, con Innsbruck si potrà parlare.
Riguardo all'offerta culturale e al binomio cultura-economia, Durnwalder ha ribadito che l'Alto Adige può vantare molte eccellenze: dalla rete museale al forte di Fortezza, dalle best practices come "green region" alle Dolomiti patrimonio Unesco. Strutture già pronte che contribuirebbero anche a mantenere sotto controllo i costi della candidatura. Il territorio locale è del resto già avanti nel percorso di promozione del dossier a Capitale europea 2019, anche se non con le spese eccessive che alcune critiche vorrebbero accreditare: "Un conto è la somma prevista nel bilancio ma non ancora investita, un altro i progetti di associazioni, cooperative e imprese che la Provincia cofinanzia e che quest'anno sono stati ritagliati sulla sfida europea, con una ricaduta sul territorio", ha concluso Durnwalder.
pf