Attualità
Orario scolastico: prorogata la distribuzione su sei giorni settimanali
Le scuole che nel corso dell’attuale anno scolastico hanno articolato l'orario delle lezioni su sei giorni e che intendono proseguire con lo stesso orario anche nel 2013-2014, sono autorizzate a mantenere i sei giorni di scuola settimanali: è quanto confermato oggi (4 febbraio) dalla Giunta provinciale. “Un risultato positivo, che offre alle scuole che lo avevano chiesto la garanzia di rimanere sui 6 giorni di lezione e un'adeguata fase di programmazione”, sottolinea l’assessore Christian Tommasini che ha portato la richiesta in Giunta.
Come noto, la nuova disposizione di legge della Provincia ha fissato per tutte le scuole la distribuzione dell'orario scolastico su cinque giorni, con alcune eccezioni a seguito di autorizzazione della Giunta provinciale: la previsione dei 6 giorni di insegnamento da parte dei Consigli d'istituto delle scuole secondarie di secondo grado e analogamente la decisione della Giunta provinciale di concedere una proroga alle scuole secondarie di primo grado del Comune di Bolzano in base alle richieste del Consiglio di istituto delle scuole. Inoltre un provvedimento cautelare del TAR aveva permesso a due scuole in lingua italiana del Comune di Merano e all'istituto comprensivo in lingua tedesca di Termeno di poter proseguire l'orario settimanale articolato su sei giorni.
Le scuole che nell'attuale anno scolastico hanno articolato l'orario delle lezioni su sei giorni e che intendono mantenerlo, sono autorizzate a farlo anche nel 2013-2014. Senza dover presentare un'apposita richiesta alla Giunta provinciale. Lo ha deciso oggi la Giunta emanando la specifica disposizione transitoria. Non è prevista alcuna nuova eccezione.
"Mi ero preso l'impegno di sostenere le scuole che volevano rimanere sui sei giorni settimanali di lezione - sottolinea l'assessore provinciale Christian Tommasini - fra le altre gli istituti comprensivi Don Bosco di Bolzano e Merano oltre alle superiori che in in base alla nuova legge 13/2012 avrebbero dovuto chiedere l'autorizzazione." Questa proroga, continua Tommasini, "per la scuola italiana é un risultato positivo in quanto offre la possibilità alle scuole che lo avevano chiesto di mantenere invariato l'orario seppur con deroga e garantisce agli istituti tutto il tempo necessario per programmare l'attività futura."
In allegato: le scuole italiane con lezioni sui 6 giorni
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