Attualità
Educazione permanente: dati ed attestati
Il vicepresidente della Provincia Christian Tommasini ha introdotto i lavori del seminario sull'educazione permanente italiana durante il quale sono stati presentati i dati sul monitoraggio dell'offerta educativa e sono stati consegnati gli attestati a 42 docenti iscritti all'Albo dei Docenti di Educazione Permanente 2012. A fronte di dati positivi sussistono per gli esperti aree di miglioramento.
Nel periodo ottobre 2011-gennaio 2012 è stata condotta un'azione di monitoraggio presso le sei agenzie riconosciute operanti nel sistema di educazione permanente della Cultura italiana sotto la supervisione di Paolo Federighi della Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Firenze.
Per l'Istituto provinciale di statistica ASTAT Fabio Bonifaccio ha, invece analizzato il trend nell'offerta complessiva di educazione permanente negli ultimi tre anni in provincia di Bolzano, mentre Stefano Lombardo, si è occupato dell'analisi della domanda complessiva di educazione permanente della partecipazione ad eventi culturali.
I dati emersi dalle indagini sono stati presentati nell'ambito di un seminario per gli addetti ai lavori presso la LUB a Bolzano.
Rilevanti per l'Ufficio permanente del Dipartimento Cultura italiana, i dati sull'aumento delle partecipazioni alle attività (dati in parte confermati dall'Istituto provinciale di statistica Astat - vedi pubbblicazioni odierne).
Nel 2011, con 15.497 partecipanti, vi è stata una crescita del 33 per cento delle partecipazioni ad attività di educazione permanente rispetto al 2003 quando i partecipanti erano 11.619. Tendenza alla crescita anche per le ore di formazione con un incremento del 18 per cento (dalle 35.928 unità didattiche nel 2003 alle 42.594 nel 2011).
Interessante anche grande numero di operatori attivi nell'educazione permanente che si attesta su 732 posizioni lavorative delle quali 492 svolgono la funzione di docenti e 36 di tutor.
Un aspetto significativo è anche il fatto che tutti i tipi di offerta formativa registrano la partecipazione trasversale di tutte le fasce d'età e che il livello dei partecipanti è elevato. Da prendere in considerazione in tempi di crisi è il costo d'iscrizione alle iniziative formative considerato troppo elevato da un partecipante su 9 (in particolare da parte di cittadini disoccupati).
Il vicepresidente della Provincia Christian Tommasini che ha introdotto il seminario ha ribadito l'importanza dell'educazione permanente per essere cittadini attivi, consapevoli e plurilingui.
Nonostante i dai positivi dell'educazione permanente per quanto attiene l'offerta e la risposta dei cittadini sussistono ancora aree di miglioramento, come hanno evidenziato le le prime ipotesi interpretative dei dati formulate da Paolo Federighi e Mariagrazia Bianchi che ha collaborato alla raccolta dei dati.
Ad esempio potrebbero essere rafforzati gli interventi finalizzati all'istruzione degli adulti, giovani adulti e persone in età attiva privi del titolo di studio di scuola secondaria superiore, utile per l'accesso all'offerta formativa del sistema provinciale di educazione permanente. Un altro aspetto da tener presente, la necessità di rafforzare la presenza nel sistema di educazione permanente di cittadini immigrati, mantenendo i significativi livelli di partecipazione della componente femminile ed accrescendo quella maschile offrendo attività formative correlate sia allo sviluppo della occupabilità, che dell’etica e della cittadinanza. Proponendo un'offerta multipla, anche con attività laboratoriali personalizzate, si dovrebbe cercare di accrescere l'attrattività dell'educazione permanente per il target dei giovani non in formazione o attività lavorativa, i cosiddetti NEET (not in education, emplyment and training). Un altro aspetto. Potrebbe, inoltre, essere sviluppata la realizzazione di attività che favoriscano la reciprocità tra generazioni, utilizzando, tra il resto, persone anziane nelle attività laboratoriali per giovani finalizzate alla crescita di competenze professionali.
Per quanto attiene gli operatori dovrebbe essere potenziata l'inforamzione relativa ai voucher per la formazione e potenziate le misure volte al rafforzamento della motivazione a curare l'aggiornamento continuo dei docenti e soprattuto di quelli con un elevato numero di ore di docenza.
Gina Chianese, ricercatrice della Libera Università di Bolzano ha presentato il Corso per docenti di educazione permanente nell’ambito della Ricerca “Il profilo professionale dei docenti di educazione permanente: analisi esviluppo delle competenze e delle metodologie didattiche”.
Al termine del seminario sono stati consegna attestati a 42 docenti iscritti all’Albo Docenti di Educazione Permanente 2012 (vedi elenco allegato)
SA