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Ritrovamenti archeologici a Termeno

I lavori di sbancamento per la realizzazione di alcune abitazioni in località Badl a Termeno, condotti sotto la sorveglianza dell’Ufficio beni archeologici della Provincia, hanno portato alla luce interessanti resti archeologici, di una necropoli con urne della fine del II millennio a.C. e di due abitazioni di epoca romana.

Lo scavo delle urne al sito archeologico in località Badl a Termeno.

Come spiega Catrin Marzoli, direttrice dell'Ufficio beni archeologici, i  resti più recenti scoperti risalgono all’epoca romana. Si tratta di due abitazioni. Una era dotata di un forno in ottimo stato di conservazione. Il sistema di riscaldamento agiva dall’esterno, come ancora oggi accade nelle antiche case contadine. Sono stati recuperati numerosi reperti, fibule, cioè spille per vestiti, monete, frammenti di recipienti.
Particolarmente degni di nota sono anche altri ritrovamenti più antichi: una necropoli con urne risalente alla fine del II millennio a.C., tra il 1200 e il 1000 a.C.
I resti cremati dei defunti erano stati deposti in urne, recipienti ceramici in parte di pregevole qualità.
I vasi, oggi ancora in gran parte intatti, contenevano, oltre alle ossa calcinate, numerosi oggetti di corredo, tra cui anche un rasoio e uno spillone in bronzo decorato, dati in accompagnamento ai defunti per il loro viaggio nell’aldilà. L’analisi del contenuto delle urne, come spiega la dottoressa Marzoli, sarà effettuata in laboratorio, in quell’occasione verranno sicuramente recuperati ancora altri oggetti di corredo.
Le urne erano coperte da piccole lastre di pietra o anche da recipienti rovesciati. Erano disposte in gruppi, evidenza questa che farebbe ipotizzare l’appartenenza dei defunti al medesimo gruppo famigliare. È singolare che tutte le urne siano diverse, nessun recipiente ceramico è uguale all’altro, la motivazione di una simile scelta sfugge alla nostra conoscenza. Vicino alle tombe si trovava una struttura rettangolare in pietre, probabilmente in origine una sorta di altare, presso il quale venivano ricordati i defunti. Il ritrovamento, come sottolinea la direttrice dell'Ufficio beni archeologici, costituisce un unicum per il territorio altoatesino.
Conclusi gli scavi, condotti tra i mesi di luglio e novembre 2011 in stretta collaborazione e in accordo sia con il Comune di Termeno che con i proprietari, il fondo è stato liberato per i lavori edili. Come annuncia Catrin Marzoli, una scelta dei reperti più interessanti sarà esposta a Termeno.

SA

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