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L'Europa che cambia la scuola: Label nazionale per l'Istituto Pluricomprensivo di Dobbiaco
Scuola / Cultura - L’Istituto Pluricomprensivo di Dobbiaco con il progetto di scambio fra scuole per l'infanzia di Dobbiaco, San Candido e Sillian (A) è risultato tra le dieci scuole vincitrici del concorso “L’Europa cambia la scuola” ed oggi, lunedì 3 ottobre 2011 a Roma ha ricevuto il prestigioso riconoscimento del Label Nazionale. Alla premiazione accanto ai dirigenti scolastici era presente la Sovrintendente scolastica italiana Nicoletta Minnei.
Il progetto europeo per il quale l’Istituto Pluricomprensivo di Dobbiaco, diretto da Vally Valbonesi, è stato premiato nell'ambito del concorso "L'Europa cambia la scuola", è il gemellaggio che ha coinvolto tre scuole dell’infanzia: di Dobbiaco e San Candido in Italia e di Sillian in Austria. Come dichiarato dalla Direzione Generale per gli Affari internazionali del Ministero dell'istruzione, università e ricerca MIUR, “La Commissione di Valutazione ha riscontrato che il progetto in questione ha introdotto cambiamenti percepibili nel contesto nel quale è stato attuato, producendo così un positivo impatto su utenti e territorio”.
Il progetto portato avanti dall’Istituto di Dobbiaco interpreta pienamente le linee guida fissate dal vicepresidente della Provincia e assessore provinciale alla scuola e cultura italiana, Christian Tommasini: potenziare l’apprendimento linguistico, favorire l’approccio con il tedesco in età precoce, sostenere l’incontro con i coetanei dell’altra lingua sia tra le mura delle scuole, che nell’extra scuola.
Il vicepresidente della Provincia Tommasini e la Sovrintendente scolastica italiana Minnei (presente alla cerimonia oggi, lunedì 3 ottobre 2011, a Roma assieme ai dirigenti dell'Istituto pluricomprensivo di Dobbiaco) si sono complimentati con la dirigente Valbonesi e con le insegnanti che hanno permesso, grazie al loro impegno ed alla loro passione, il successo di questa iniziativa ed il raggiungimento di un riconoscimento così importante quale il Label Nazionale.
Nel dettaglio il progetto si è articolato in un primo momento in cui gli insegnanti si sono spostati fisicamente e si sono “scambiati” i gruppi di bambini, mentre in un secondo momento i bambini, accompagnati da insegnanti e genitori, sono andati a trovare i loro “colleghi” oltre frontiera.
Un progetto molto interessante, nel quale tutti i partecipanti si sono messi in gioco attivamente e che ha permesso lo scambio di esperienze, il confronto fra metodi e spazi educativi, la crescita di competenze linguistiche, oltre che professionali.
Il risultato (oltre al riconoscimento del Ministero dell’Istruzione) è stata la nascita della prospettiva di costruire percorsi comuni alle tre scuole dell’infanzia per la formazione e l’aggiornamento, in un’ottica di promozione della ricerca e dello scambio interculturale.
Inoltre, attraverso i bambini, si è riusciti a motivare anche i genitori all’apprendimento e al consolidamento dell’“altra lingua”, creando le premesse per un apprendimento continuo.
SA