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Il progetto “LiberaMente” ha vinto il premio “Tom Benetollo” della Provincia di Roma
Il progetto “LiberMente” ha vinto il primo premio del concorso “Tom Benetollo” indetto dalla Provincia di Roma e rivolto agli enti locali che si siano resi protagonisti di buone politiche e buone pratiche locali.
Il Premio, giunto ormai alla quarta edizione, ha il duplice obiettivo di ricordare la figura e l’impegno del presidente dell’Arci, Tom Benetollo, prematuramente scomparso e, al tempo stesso, di contribuire alla creazione di una maggiore sensibilità da parte dei cittadini e di un maggiore incoraggiamento ad altri soggetti pubblici al tema delle “buone pratiche”.
É un premio attribuito a quei Comuni e quelle Province d’Italia che nel corso di questi anni abbiano avviato originali e partecipate politiche inerenti ai temi della pace, dei diritti umani, dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile, della legalità, dei giovani e più in generale di tutte quelle altre iniziative che abbiano contribuito ad un miglioramento della qualità della vita dei cittadini.
All’edizione di quest’anno hanno preso parte 90 enti locali e ne sono stati selezionati 6 su tutto il territorio nazionale. Il progetto “LiberMente”, promosso e sostenuto dal vicepresidente della Provincia, Christian Tommasini, si prefiggeva di accompagnare un gruppo di 60 giovani di età compresa tra i 16 e i 23 anni attraverso un percorso di formazione finalizzato a valorizzare e dar peso a nuove proposte di sviluppo per l’Alto Adige. Dopo un ciclo di incontri con importanti esponenti della cultura, dell’economia, del giornalismo e dell’imprenditoria italiana, i giovani hanno presentato i loro progetti in grado di incidere sul processo decisionale della Provincia.
"LiberaMente” ha avuto il sostegno del Ministero della Gioventù e costituisce un esempio di forte collaborazione fra la Cultura italiana, in particolare l’Ufficio Servizio Giovani, e l’Intendenza scolastica italiana, quindi una forte sinergia tra il mondo scolastico ed extrascolastico, la Libera Università di Bolzano, l’associazionismo giovanile e culturale e la società civile.
«Si tratta” sottolinea il vicepresidente Christian Tommasini “di un progetto complessivo che si pone l’obiettivo di includere le nuove generazioni nei processi decisionali per giungere ad una progettazione forte del futuro dell’Alto Adige senza perdere di mira lo sviluppo globale.
Si tratta di una sfida congiunta per giungere a realizzare delle visioni partecipate per il futuro. Da qui l’invito ai ragazzi a dare espressione alle loro idee e a mettersi in gioco nell’ambito del progetto “LiberaMente”. Il premio consegnato a Roma rappresenta un indubbio riconoscimento dell’importanza del progetto e della sua valenza a livello nazionale”.
“LiberMente” ha vinto in particolare la sezione “Democrazia partecipata e politiche giovanili” con la seguente motivazione: "Il progetto LiberaMente mira a favorire i giovani nella scelta di strategie di sviluppo locale e si presenta come una positiva esperienza in grado di intrecciare politiche giovanili e democrazia partecipata e capace di coniugare al meglio modalità tradizionali con altre più innovative.
Il progetto ha rappresentato uno stimolo per nuove iniziative, come il “Festival delle Resistenze contemporanee” o per il rafforzamento di iniziative esistenti e di strutture permanenti all'interno dell'amministrazione, quali l' “Officina delle idee”. Attraverso questo progetto la Provincia di Bolzano punta, positivamente, a valorizzare le differenze culturali e linguistiche che sono peculiarità della zona sviluppando occasioni di incontro e approfondimento".
Hanno preso parte alla cerimonia di premiazione personalità di spicco della cultura e della politica a livello nazionale come il presidente nazionale dell'ARCI, Paolo Beni, presidente della giuria, la giornalista, Giuliana Sgrena, Luciana Castellina, politica, giornalista e scrittrice, che hanno introdotto la premiazione con un dibattito dal tema "I venti del cambiamento".
La cerimonia è stata aperta dal presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, che ha ricordato come "Lo scambio di buone pratiche all'interno della pubblica amministrazione serve a rafforzare i valori della solidarietà e della cooperazione per poter tornare a ripensare il concetto stesso di bene comune".
Le categorie del premio erano 6, rispettivamente: immigrazione e solidarietà, finanza etica ed economia equo-solidale, democrazia partecipata e politiche giovanili, diritti umani e pace, legalità e nuove tecnologie e ambiente.
FG