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Concluso con due processi simulati il progetto sulla legalità Fair Play

Si è conclusa questo pomeriggio con la simulazione di due processi presso il Tribunale di Bolzano l'edizione 2010 del progetto “Fair Play – Regole di vita” sul tema dell’educazione alla legalità ed alla cultura dei diritti civili rivolto ai giovani e a tutta la popolazione. A Bolzano, Bressanone e Merano magistrati di spicco del mondo della giustizia a livello nazionale, quali Armando Spataro, Felice Casson ed Anna Canepa, hanno incontrato i ragazzi delle scuole superiori italiane ed i cittadini affrontando tematiche attuali della giustizia italiana. Gli incontri erano accompagnati dal magistrato bolzanino Cuno Tarfusser, giudice della Corte Penale Internazionale e curatore scientifico della rassegna.

Grazie alla collaborazione instaurata con la sezione di Bolzano dell’Associazione nazionale magistrati è stato possibile inserire nel percorso sulla legalità rivolto alle scuole la simulazione di un processo di cui sono stati protagonisti i partecipanti del gruppo di lavoro, fra i quali gli studenti  . Nel pomeriggio di oggi, venerdì 10 dicembre 2010, presso l'aula della Corte d'Assise del Tribunale di Bolzano  si è svolta la simulazione di due processi che hanno affrontato tematiche sensibili al mondo giovanile quale lo spaccio di sostanze stupefacenti all'uscita delle scuole e un caso di guida in stato di ebbrezza. I magistrati bolzanini, dopo una breve introduzione alle dinamiche e allo svolgimento del processo penale hanno  fatto prendere parte i ragazzi alla simulazione del procedimento penale in veste di imputati e testimoni. Vi hanno partecipato studenti della 3. classe A del Liceo scientifico “Torricelli” di Bolzano, della 5. classe dell’ ITC “Pisano” di Merano, nonché della 3. e 4. classe del  Liceo classico “Carducci” di Merano.
"Fair Play" è un percorso fortemente voluto dal vicepresidente della Provincia e assessore alla cultura e scuola in lingua italiana Christian Tommasini. "Il rispetto delle regole", come afferma, "costituisce la base fondamentale per giungere ad una cittadinanza attiva; è importante che i giovani siano consapevoli della funzione delle regole nella vita sociale. Essere cittadini attivi significa essere consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri e, quindi, rispettosi delle leggi, dell'individuo e dei valori della democrazia".
Le ragazze e i ragazzi delle scuole che hanno deciso di aderire al progetto “Fair Play-  Regole di vita” hanno ben risposto agli stimoli lanciati dai magistrati che si sono avvicendati in Provincia cogliendo non solo gli aspetti tecnici del mestiere, ma anche il coinvolgimento umano del giudice nell'espletamento della sua funzione. Armando Spataro ha più volte sottolineato il coraggio civile che spesso accompagna il lavoro del magistrato e di come dagli anni ‘70 ad oggi abbiano perso la vita 24 magistrati, tutti "perchè hanno voluto capire e conoscere con ostinazione".
I magistrati, da parte loro, nei loro interventi hanno fatto sempre riferimento all'importanza dei diritti fondamentali della Costituzione, soprattutto per quanto attiene all'uguaglianza sostanziale. Felice Casson ha ricordato come sia necessario oggi più che mai tenere presenti concetti fondamentali come quelli della solidarietà e della dignità umana, troppo spesso ignorati dalla politica stessa e spesso dalle leggi. Ha invitato i ragazzi a riscoprire il vero senso della Costituizione, affinchè il concetto di legalità non rimanga un concetto vuoto e formale. 
L'incontro con Anna Canepa è stato molto coinvolgente; il magistrato invita i ragazzi a "pretendere dallo Stato diritti e non favori", di non prendere mai le scorciatoie per raggiungere i propri obiettivi, di non scegliere mai la strada della furbizia, ma di essere sempre coerenti con se stessi.
Il vicepresidente Christian Tommasini si è detto convinto che "è necessario che studentesse e studenti altoatesini conoscano i grandi eventi della storia giudiziaria italiana ed i loro protagonisti, che si confrontino direttamente con loro sui contenuti della Carta costituzionale, affinchè siano proprio le giovani generazioni a far rivivere il significato proprio delle norme con il loro senso civico e coscienza civica".
Accanto al percorso di incontri con i magistrati il progetto Fairplay offre per il mese di giugno 2011 ad un numero ristretto di partecipanti del gruppo di lavoro nelle scuole la possibilità di andare in Calabria nell’ambito del progetto Campo della legalità 2011 di cui è promotrice l’associazione Pentedattilo. I partecipanti lavoreranno in un campo sequestrato alla criminalità organizzata del posto e incontreranno diversi esponenti locali, che quotidianamente affrontano il delicato tema della lotta alla criminalità.

SA

Concluso con due processi simulati il progetto sulla legalità Fair Play

Il Giudice Tarfusser sul bilancio dell’iniziativa

Vedovelli Maria Camilla sul valore della simulazione

L’Assessore Tommasini sull’importanza del progetto