Mario Nordio (Università Ca’ Foscari, Venezia)
Professore di Storia e Istituzioni dell'Asia, è studioso dei rapporti fra le forme sociali e quelle della politica. Ha tenuto, fra gli altri, l'insegnamento di Storia Religiosa dell'Iran e dell'Asia Centrale e tiene quello di Storia dell'Iran dall'Avvento dell'Islam all'età contemporanea. Ha da tempo particolari interessi per la storia dei rapporti fra i movimenti e i processi di istituzionalizzazione.
Gianclaudio Macchiarella (Università Ca’ Foscari, Venezia)
Insegna storia dell’arte bizantina e storia dell’architettura islamica all’Università di Venezia ma per molti, forse troppi anni ha prestato servizio come addetto culturale in alcuni paesi del Medio Oriente, tra cui la Turchia. In quegli anni ha anche favorito in ogni modo la prosecuzione delle indagini storico-archeologiche degli istituti italiani di ricerca sul Medio Oriente partecipando attivamente a campagne di scavo, survey e ricognizioni sul terreno. Ha pubblicato saggi e contributi di varia natura sull’architettura islamica e sull’arte bizantina e dirige da anni i restauri e gli studi sui monumenti medievali dell’Armenia, finanziati dal Ministero degli Esteri e dal World Monuments Fund.
Fredrick Mario Fales (Università di Udine)
E’ professore ordinario di Storia del Vicino Oriente Antico. Archeologo che si occupa delle civiltà mesopotamiche antiche: ha diretto numerosi scavi, fra i quali si segnalano le campagne a Tell Shiukh Fawqani nella Siria Settentrionale . E’ anche filologo delle lingue semitiche. Tra le sue moltissime pubblicazioni, si segnala il recente Saccheggio in Mesopotamia Il Museo di Baghdad dalla nascita dell’Iraq a oggi (2004) finalista per la saggistica del Premio Viareggio 2005.
Vera Costantini (Università Ca’Foscari di Venezia)
E’ una dei pochissimi ottomanisti italiani. Storica. Si occupa degli aspetti economici e commerciali in periodo ottomano, anche per l’interscambio con la Repubblica veneta.
Marco Ansaldo (La Repubblica)
Giornalista della carta stampata e radiofonico, docente universitario di giornalismo, specializzato in politica internazionale. Dal 1987 lavora a La Repubblica. Ha con un vasto spettro di interessi (suo, ad esempio, Senza tetto né legge. L'odissea dei profughi , del 1997) e da anni si dedica prevalentemente alle questioni asiatiche e del Vicino Oriente. Esperto delle questioni turche, fra le quali i rapporti turco-europei. Autore di numerosi saggi di approfondimento in riviste specializzate, nel 2002 ha pubblicato "Top secret: il caso Ocalan. Un intrigo italiano fra Cia, Mossad e Kgb".
Giampiero Bellingeri (Università Ca’Foscari di Venezia)
Turcologo. Ha vastissimi interessi nel campo delle lingue dalla Turchia all’Asia centrale. La sua vastissima produzione va dalla traduzione e annotazione dei testi di autori moderni e contemporanei a problemi di storia culturale. Si occupa attualmente dei r iflessi della cultura turco-ottomana nei documenti veneziani (18° secolo), dei rapporti fra La Serenissima e l'Asia Centrale, dopo Marco Polo, della Letteratura turca d'epoca repubblicana e di Studi centrasiatici relativi alle istituzioni culturali.
Giovanni De Zorzi (Conservatorio “C. Pollini", Padova)
Musicista, etnomusicologo e professore di Etnomusicologia ed Antropologia della Musica presso il Conservatorio di Musica “Cesare Pollini” di Padova. Dottorando di ricerca in “Storia ed Analisi delle Culture Musicali” presso l’Università “La Sapienza” di Roma, si occupa da anni di musica classica e sufi di area ottomana, iranica e centroasiatica. Il suo tipo di attività lo porta ad alternare l’attività concertistica (flauto ney della tradizione ottomano turca), la ricerca sul campo, la scrittura e la direzione artistica di diverse rassegne musicali.
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