18, 19 e 20 febbraio
Cinema contemporaneo sudafricano
Rassegna di cortometraggi curata da Silvia Bolzoni
I dieci artisti presentati a Bolzano hanno profonde radici nelle esperienze culturali e politiche del loro paese: Willie Bester, Bob Bobson, Conrad Botes, William Kentridge, Sam Nhlengethwa, Esther Mahlangu, Tommy Motswai, Zwelethu Mthethwa, Norman Catherine, Marlene Dumas.
Questi autori sono cresciuti artisticamente proprio negli anni culminanti, quando la lotta per la libertà si esprimeva in proteste pubbliche, nelle carceri, e negli atelier venivano concepite le immagini di lotta.
Da questa mostra è apparso evidente come l’arte sudafricana abbia costruito una propria identità declinando ritualità e simbologia tradizionali con le molteplici contraddizioni del presente. Il risultato è un linguaggio fortemente innovativo e provocatorio, all’interno di un processo che prende le mosse dal reale senza scadere in una narrazione banale o retorica.
Dare finalmente un passaporto all’arte sudafricana, o almeno un permesso di soggiorno, significa mettere in discussione gli stereotipi culturali che hanno decretato con troppa sicurezza ciò che è degno di essere promosso dai musei per la sua capacità innovativa, da ciò che, invece, è pura convenzione.
Il catalogo della mostra, con introduzione del curatore Pierluigi Siena, era corredato da saggi di Alberto Fiz, Enrico Mascelloni, Martina Corgnati e Bozzie Rabie.
Con la mostra era in programma una rassegna del giovane cinema di colore sudafricano, in cui sono stati presentati 11 fiction e 3 documentari selezionati da Trevor Steele Taylor, Co-Direttore del Film Festival di Cape Town, che permettevano di mostrare un panorama vasto e completo dell’attuale produzione. Quella del cortometraggio è spesso una scelta obbligata per i giovani registi di colore che ancora combattono contro la povertà dei mezzi e la diffidenza, e che in esso possono trovare una strada più rapida e più indipendente di approccio al cinema. In particolare, PORTRAIT OF A YOUNG MAN DROWING di Teboho Mahlatsi ha vinto nel ’99 il Leone d’Argento per il Miglior Corto alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.
Disponibile il catalogo dell’iniziativa.
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