IL TENNIS
Anche il tennis, come altre specialità, è stato introdotto in Alto Adige dai turisti, soprattutto stranieri, che in epoca asburgica frequentavano Merano. Il primo circolo tennistico altoatesino è stato costituito a Merano nel 1908. Allora si gareggiava sull'erba e i campi si trovavano all'interno dello "Sportplatz". Già prima della grande guerra si disputavano a Merano tornei internazionali. Dopo la prima guerra mondiale il tennis si è esteso anche a Bolzano ed al Renon (Soprabolzano), quindi in Alta Pusteria ed altrove. A Merano, Bolzano e Renon hanno avuto comunque sede i circoli più forti, che a livello regionale si battevano con quelli di Riva del Garda, Rovereto e Trento per il primato. Il più forte tennista altoatesino è stato il meranese Beppe Merlo, figlio del custode dei campi di Merano, nato nel 1927 ed emerso a livello nazionale prima, mondiale poi, nel secondo dopoguerra. Beppe Merlo ha rappresentato più volte l'Italia in Coppa Davis.

ATLETICA LEGGERA

L'atletica leggera è nata sul finire dell'Ottocento nell'ambito delle "Turnvereine" come attività sportiva popolare (volkstümliche Übungen). Mentre nelle palestre si lavorava agli attrezzi, all'aperto venivano effettuate gare di corsa, salti e lanci. Progressivamente l'atletica si distacca dalla ginnastica costituendo due società autonome.

E' del 1923 la prima società di lingua italiana, la U.S. Emilio Colombo, fondata a Bolzano da Giovanni Zucchermaglio, che dopo un'attività intensa nel 1926 fu tuttavia sciolta, insieme alle "Turnvereine" di lingua tedesca ed ad altre società, quando si volle dar vita ad enti sportivi comunali di osservanza fascista. Tra gli atleti altoatesini che si misero in luce a livello nazionale va citato il decatleta Robert Lux, l'astista Giovanni Masten, l'ostacolista Edoardo Eritale. Buoni risultati ottennero anche Toni Ruedl, Giuseppe Sfondrini, Aldo Fattor.

GLI ALTRI SPORT

Nei primi anni del Novecento nella Merano asburgica furono praticati anche sport d'elite come il golf e il cricket. Sempre a Merano il turismo portò l'hockey su prato e, negli anni Venti, anche il tennis da tavolo, che fu praticato da un ristretto numero di blasonati all'interno di grandi alberghi, ma trovò modo di essere comunque citato dalla stampa. Tra le due guerre si affacciarono in Alto Adige progressivamente anche altre specialità, oggi consuete, come la "palla a canestro", la "palla a mano", la scherma ed altro ancora.

Dal regime fu inventato anche un gioco collettivo, la "volata", una specie di calcetto, che però ebbe scarsissimo seguito e morì ben presto. Merito del regime fascista fu comunque quello di propagandare al massimo la pratica dell'attività sportiva, anche attraverso la leva del Dopolavoro che promosse attività sportive popolari come il "tiro alla fune", le "bocce" ed altro, ma anche gare di corsa, nuoto, canottaggio.
L'organizzazione delle attività sportive fu centralizzata, ma numerose società poterono sopravvivere godendo di una relativa autonomia. Ebbero forte sostegno organizzazioni come il G.U.F. (Gioventù Universitaria Fascista) che svolsero un ruolo importante nella diffusione ed organizzazione delle attività sportive (i "Littoriali").

Tra i tanti sport praticati nella seconda metà del secolo scorso grande successo ebbero, soprattutto negli anni Sessanta e Settanta, le competizioni motoristiche, in particolare le gare automobilistiche: Trafoi-Passo dello Stelvio, Val Martello, Bressanone-Sant'Andrea: sono queste le maggiori competizioni motoristiche che nel tempo si sono svolte in Alto Adige.

Di tutte, una in particolare resta ancora oggi nella memoria collettiva: la Bolzano-Mendola, poi "accorciata" Appiano-Mendola. Una corsa in salita che ormai è entrata nella leggenda.
Sui suoi tornanti si sono dati battaglia i campioni di questa specialità a livello internazionale, ma anche i più bei nomi dell'automobilismo altoatesino. La corsa è stata definitivamente annullata da 13 anni.

Ma sono molte le discipline che vengono praticate dagli atleti locali anche le più strane e impensabili per una zona come l'Alto Adige basti pensare allo sci nautico (con Irene Reinstaller e i suoi successi in campo continentale) o al Rugby, dalle prove di sub fino alle prove di volo, dall'hockey in line, la squadra di Bolzano ha conquistato il primo scudetto di specialità, fino al Baseball o al Softball. La passione per l'attività sportiva nella nostra provincia davvero non manca.

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