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Le
prime notizie di incontri di calcio in Alto Adige risalgono
al 1901. E' in quell'anno,
e precisamente il 28 aprile, che a Merano si disputa
un incontro dimostrativo tra il F.C. Bayern München
e l'Akademische F.C. Graz. Vincono gli austriaci per
5 a 1. Con lo stesso punteggio il Graz batte in autunno
una rappresentativa selezionata dal "Turnverein"
meranese. E' del 1907 la costituzione di una squadra
dello "Sport Club" di Merano : è formata
da impiegati di banca, in parte provenienti da Vienna. |
Non si va comunque molto lontano : pubblico di pochi curiosi.
E' nel primo dopoguerra che
il calcio incomincia a decollare. Si costituisce
a Bolzano il F.C.Rapid, che indossa i colori bianco-verde,
sull'esempio del Rapid di Vienna : resterà a lungo
la più valida compagine altoatesina. Nascono un po'
dovunque squadre che s'incontrano per confronti amichevoli,
secondo il criterio che la squadra ospitante sarà
successivamente ospitata. Si dà via al primo timido
tentativo di organizzare un campionato, che più tardi
sotto la guida della Federcalcio si estenderà al
Trentino. Solo nell'immediato secondo dopoguerra il calcio
altoatesino con l'A.C. Bolzano
raggiungerà importanza nazionale, per poi ripiegare
su livelli modesti.
Una volta il
calcio era fatto solo di passione: giocatori e dirigenti
erano pionieri, lo stile di quei tempi, era romantico,
il calcio costava niente, era un hobby, una civetteria,
un piacere pomeridiano.
Tra i traguardi più significativi una serie
B. Ad arrivarci è stato l'Ac Bolzano (denominazione
acquisita dopo le precedenti fusioni) vincendo la serie
C '46/'47 grazie al successo contro l'Edera a Trieste
per 2-0. L'Ac finì dodicesimo, davanti a sei
squadre, con 10 vittorie, 11 pareggi, e 13 ko. |
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L'addio alla B è stato forzato: la ristrutturazione
dei campionati comportò undici retrocessioni. Poi
la serie C per diversi anni e in vari momenti. Nel '78 la
decisione di optare per la nascente C2, quindi nell'80 la
parabola discendente. Al professionismo il calcio provinciale
è tornato nel 2000 con la promozione dell'Alto
Adige Suedtirol.
Tanti i personaggi a cominciare da due
ex biancorossi arrivati in nazionale: Giovannini
e Cervato.
Il debutto in azzurro del terzino Sergio
Cervato avvenne l'8 aprile 1951, a Lisbona, contro
il Portogallo. L'Italia reduce da un periodo cupo vinse
a sorpresa per 4-1.
Attilio Giovannini,
vestì la casacca biancorossa fino al termine della
stagione '46/'47, cioè fino alla conquista della
serie B. Debuttò in nazionale il 12 giugno 1949 in
occasione di Ungheria-Italia 1-1, giocata allo stadio Ujpest
di Budapest nell'ambito della Coppa Internazionale.
Alla nazionale maggiore arrivò poi, per restarvi
a lungo Romeo Benetti.
E' stato un pilastro azzurro per un decennio, dal 1970 all
'80: 55 presenze (2 gol) con due partecipazioni ai campionati
mondiali (Germania e in Argentina) e due edizioni degli
Europei (Belgio e Italia).
Il più grande arbitro provinciale è il meranese
Livio Bazzoli: nove
anni di direzione in serie A e 4 a livello internazionale.
Sono otto le squadre della provincia di Bolzano che, fino
a fine 2000, possono vantare presenze in un campionato a
valenza extraregionale. Si tratta del Bolzano (48 volte),
Merano (15), Passirio (13), Oltrisarco (5), Lancia (4),
Bressanone (1), Brunico (1), Sudtirol (3).
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