Di Curti arrivò a Bolzano proprio
per promuovere e diffondere la "nobile arte"
e cominciò a farlo con l'allora Polisportiva
Alto Adige che poi diventò nel tempo Accademia
Di Curti, Gs Lancia, Bolzano Boxe, cambiando denominazione
a più riprese. Di Curti insegnò a molti
a boxare e mise insieme una scuola con tanti buoni
allievi, una fucina di talenti, una colonia -come
si dice in gergo pugilistico- degna di questo nome,
che ha proiettato in alto: Letterio Pettilli, Rodolfo
Negri, Fioravante Merlo, Palmiro Boscolo, Giuseppe
Gramegna, Daniele Paris, Francesco Nicotera e gli
ultimi due professionisti in ordine di tempo, Arturo
De Prezzo e Antonio Antino, quest'ultimo arrivato
a contendere a Patrizio Oliva il titolo italiano.
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