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Claus Gatterer Bel paese brutta gente Romanzo autobiografico dentro le tensioni di una regione europea di confine Bolzano, Praxis 3, 1989 15,5x 21 cm 374 p. |
Questo romanzo è la storia della giovinezza trascorsa da Gatterer (1924-1984) a Sesto Pusteria, un paese contadino dove egli era nato pochi anni dopo l'annessione dell'Alto Adige all'Italia. In pochi decenni questo mondo rurale viene ripetutamente sconvolto da vicende terribili: due guerre, gli spostamenti delle frontiere, l'irrompere del fascismo prima e del nazismo poi. Ma il sano buon senso contadino sa resistere a colpi e contraccolpi, rifugiandosi nel distacco, con la paziente ironia di chi sa aspettare il passaggio della bufera perché sa che alla fine chi vince è la terra, assieme a coloro che le restano fedeli. Protagonista è la gente comune, contrabbandieri e bracconieri, contadini, il messo comunale e il parroco, il maresciallo dei carabinieri e l'oste della locanda, con le loro storie intessute di situazioni spesso divertenti e contraddittorie. La contrapposizione che in un primo tempo si coglie nel romanzo tra tirolesi ed italiani ben presto sfuma per dimostrare che vizi e virtù sono di tutti e di nessuno. |