Francesca Melandri
 
Eva dorme
 
 
 
Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 2010
 
15x22,8 cm            354 p.            ISBN 978-88-04-60005-3

Il romanzo d'esordio di Francesca Melandri, che è romana ma ha vissuto per quindici anni in Alto Adige, ha come sfondo le guglie dolomitiche del Rosengarten. La protagonista, Eva, riceve una telefonata da Vito, carabiniere calabrese in pensione, che ha prestato servizio in Alto Adige negli anni sessanta, anni cupi di tensione e attentati. Tra Vito e Gerda, la madre di Eva che lavorava come cuoca in un grande albergo, era nato un amore sincero e profondo, al punto che il carabiniere era stato per Eva il padre che la bimba non aveva mai avuto. Dopo molti anni, la chiamata di Vito, che è molto malato e chiede a Eva di poterla salutare un'ultima volta, riapre una piaga aperta, quella della solitudine e dell'abbandono. Il viaggio in treno lungo oltre mille chilometri verso il mare della Calabria diventa l'occasione per fare un percorso a ritroso nel tempo: dall'assegnazione del Sudtirolo austriaco all'Italia, all'Opzione dopo la seconda guerra mondiale, agli anni del terrorismo, la storia dei personaggi s'intreccia indissolubilmente a quella dell'Alto Adige. Per Eva rimane però un pesante interrogativo da sciogliere: perché il legame tra Gerda e Vito è finito? E perché Vito, che la amava come una figlia, è sparito senza dare più notizie?