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“Ci siamo così allontanati dal sapore naturale delle cose, che abbiamo incominciato a prediligere l’artificiale, e ci basta gustare la descrizione delle pietanze piuttosto che le pietanze stesse”: dalla citazione di Marshal McLuhan sembra trarre spunto Food 4 Stars, l’opera di ciboxmenti che si interroga sul cibo e le sue modalità nel futuro attraverso il lavoro congiunto del cuoco italiano Davide Scabin e dell’artista norvegese Sissel Tolaas. Ricerca scientifica e creatività artistica si offrono alla diretta esperienza del pubblico in un’installazione articolata e interattiva, dove si liberano le sensazioni (sapori e odori), le emozioni (paure e desideri), le azioni (il movimento, la parola) e i pensieri (volontà e consapevolezza) che tutti noi sperimentiamo nel nostro rapporto atavico con il cibo e con la sua previsione di consumo futura.
Fantascientifici i quattro menu che sono proposti nei diversi ambienti di questa grande installazione: capsule, pillole, gas, molecole fugaci al tocco e altre formule inedite ancora… Il cibo del futuro è il cibo delle stelle – del desiderio appunto: corpo e mente viaggiano insieme in questa suggestiva installazione che riserva sorprendenti anticipazioni.
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