Avanzini Celestina NAUFRAGIO

Avanzini Celestina NAUFRAGIO
NAUFRAGIO | Tecnica mista: resina, terre, gesso, medium, Mischtechnik: Harz, Erde, Kreide, Medium, 2002, 50 x 60 cm

La realizzazione di Naufragio si colloca nell’ambito di Oceano Mediterraneo, azione collettiva che un gruppo di artisti e intellettuali fiorentini propose all’inizio del nuovo millennio. Intersezioni storiche e culturali, spesso drammatiche, hanno caratterizzato i popoli che ad esso si affacciano. L’opera rappresenta il naufragio di un barcone di migranti che ha tentato di attraversare questo “Oceano” alla ricerca di una vita possibile. Il quadro è ambientato nel buio reale e simbolico di un destino. La base della tela è un nero ottenuto da terre con medium per acrilico. Le stratificazioni cromatiche rendono la profondità della scena. Un luogo lontano indistinto fa da sfondo a una situazione centrale, in primo piano, ottenuta mescolando resina a gessetto azzurro e terra bianca. La grande onda “Drago” travolge e al contempo accompagna il naufrago (parte inferiore del quadro) e lo consegna alla spiaggia (gesso, terra nera e resina).

Parma, 1947

Artista nel senso più ampio del termine, si laurea in Sociologia e si specializza in Psicoanalisi, proseguendo parallelamente la formazione artistica in disegno e figura presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze e in grafica presso l’Istituto di Grafica di Venezia e Merano. Ottiene numerosi riconoscimenti per la scultura e l’installazione, la pittura e la grafica multimediale ed espone in gallerie, eventi fieristici e musei. Il mondo interiore è il suo tema prediletto, mai fine a sé stesso, perché connesso alla riflessione filosofica, alla politica dell’esperienza, all’astrazione. Nata a Parma, vive e lavora a Bolzano.

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