Sistematica e descrizione delle singole specie ittiche
Trota lacustre - Salmo trutta lacustris
La sistematica delle trote non è stata ancora chiarita in modo esauriente: non si sa con certezza se la trota fario, la trota lacustre e la trota di mare costituiscono specie distinte, oppure sottospecie diverse o soltanto ecotipi differenti, che appartengono cioè alla medesima specie ma sono adattati ad ambienti specifici. La morfologia, vale a dire l’aspetto esteriore, delle trote è infatti fortemente condizionata dall’ambiente in cui esse vivono.
Caratteristiche: il corpo è allungato e presenta molte macchie irregolari di colore nero, che assumono talvolta una forma "X", la colorazione del dorso può variare dall'azzurro-grigio fino al grigio-verdastro, i fianchi sono argentei. La trota lacustre può raggiungere notevoli dimensioni; le femmine possono superare il metro di lunghezza e raggiungere i 20 kg di peso
Ecologia: La specie predilige i laghi profondi, in genere montani e pedemontani, caratterizzati da sponde che precipitano rapidamente; gli individui più giovani utilizzano di preferenza gli strati d’acqua superiori, mentre gli esemplari maturi occupano di frequente gli strati più profondi; se vive in ambienti idonei, è caratterizzata da un rapido accrescimento: dopo 3-4 anni di vita può infatti raggiungere 2-3 kg di peso. Periodo di riproduzione: da ottobre a dicembre. Depone le uova nei banchi di ghiaia e durante la fase riproduttiva risale di frequente gli affluenti dei laghi.
Alimentazione: Gli esemplari più giovani si nutrono di piccoli invertebrati, larve di insetti e insetti, mentre gli individui maturi si alimentano soprattutto di pesci.
Presenza e diffusione in Alto Adige: nel Lago di S. Valentino alla Muta e in alcuni grandi bacini artificiali
Periodo di divieto di pesca: dal 1° di ottobre al 2° sabato di febbraio
Misura minima: 27 cm