Sistematica e descrizione delle singole specie ittiche
Scazzone - Cottus gobio
Lo scazzone è diffuso in buona parte del continente europeo. Con la trota fario, lo scazzone è la specie guida della regione ittica delle trote. È comunque presente anche nella regione del temolo.
Caratteristiche: lo scazzone ha corpo claviforme privo di squame, di colorazione assai variabile, tendente in genere al bruno-giallastro, con disegno marmoreo sul dorso e ventre chiaro. Il capo ha forma tozza e costituisce da solo circa il 40% del peso corporeo. Le due pinne dorsali appaiono sovradimensionate rispetto al resto del corpo. Non è provvisto della vescica natatoria. Raggiunge una lunghezza massima di 15 cm ed è una specie poco longeva: può vivere infatti fino a 4 - 5 anni
Ecologia: Lo scazzone predilige acque a corrente rapida, con elevata concentrazione di ossigeno disciolto. Popola anche le zone prossime alla riva dei laghi di media e alta quota con fondo ghiaioso o roccioso. È una specie di fondo, attiva prevalentemente durante le ore notturne. Vive acquattato tra i sassi e per muoversi utilizza un originale sistema di spinta, balzando bruscamente in avanti agitando le pinne pettorali. Essendo assai sensibile all’inquinamento, è considerato un indicatore di ambienti relativamente intatti, con buona qualità delle acque. Il periodo di riproduzione è compreso tra marzo e maggio. Le uova sono deposte in un nido preparato e custodito dal maschio fino alla schiusa.
Alimentazione: La specie si nutre di larve di insetti, uova e avannotti di pesci e piccoli pesci
Presenza e diffusione in Alto Adige: Lo scazzone è presente sia nei corsi d’acqua principali, come l’Aurino, l’Isarco, la Rienza e l’Adige, sia in diversi torrenti montani, come il Talvera, il Rio di Anteselva e il Rio di Casies. È stato inoltre trovato in alcuni fossati e laghi montani.
Periodo di divieto di pesca: specie protetta