GPS Monitoring
Monitoraggio degli spostamenti superficiali del versante di frana di Corvara in Badia, Trafoi e sul monte Madrutta
Frana di Corvara
Nella primavera del 2000 il Comune di Corvara ha deciso, in collaborazione con il Dipartimento di scienze della terra dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e la Ripartizione Opere idrauliche – Azienda speciale per la regolazione dei corsi d’acqua e la difesa del suolo della Prov. Autonoma di Bolzano, di monitorare il versante di frana che si trova a sud-est di Corvara in Badia e compreso nel perimetro: Corvara - Strada Statale Campolongo fino al campo da golf – rifugio Pralongià – rifugio Bioch - Ciablun – Arlara, per una superficie di circa 300 ha.
L’incarico del monitoraggio è stato affidato all’Ufficio pianificazione forestale della Rip. Foreste della Provincia Autonoma di Bolzano. Dopo la conclusione nel 2004 della collaborazione tra l´Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e l´amministrazione provinciale, si è concordato tra le ripartizioni provinciali Foreste, Opere idrauliche e l´ufficio Geologia di continuare i lavori di monitoraggio degli spostamenti superficiali del versante di frana.Dal settembre 2001 fino a giugno 2010, sono state eseguite complessivamente n. 28 misurazioni su n. 45-52 punti con strumentazione GPS in RTK.
Nel 2010 l’Istituto per il Telerilevamento Applicato dell’Accademia Europea ha avviato il progetto Lawina, la cui meta è il monitoraggio costante di frane utilizzando un nuovo metodo basato sul telerilevamento tramite tecniche radar. La frana di Corvara è stata scelta come area di test perché, tra l’altro, per questa frana sono disponibili i dati delle misurazioni GPS degli ultimi 10 anni. Per il progetto sono stati installati sui punti GPS già presenti in zona di frana, undici riflettori i quali riflettono il segnale radar emesso dai satelliti. Il compito dell’Ufficio Pianificazione Forestale era quello di effettuare le misure GPS e di fornire i dati necessari per poter validare questo nuovo sistema.
Nel 2012 l’EURAC ha presentato i risultati al pubblico. Essi sono soddisfacenti cosicché è stato deciso di continuare il progetto aumentando il numero dei punti. Inoltre si vogliono apportare una serie di miglioramenti tecnici montando un nuovo tipo di riflettore e installando un sistema di monitoraggio GPS permanente su certi punti.
L’Ufficio Pianificazione Forestale è stato incaricato di continuare a fare una misurazione GPS all’anno sui punti restanti. In questo modo si vuole garantire la continuità di questa serie di misurazioni che tra l’altro è unica a livello nazionale.
Frana di Trafoi
In seguito all’esperienza di Corvara è stato deciso di eseguire con la stessa tecnica, ossia con strumentazione GPS in RTK, il monitoraggio della frana di Trafoi.
Nel giugno del 2007 è stato effettuato un sopralluogo, con l’ Ufficio geologia e prove materiali, nella zona di frana, che si trova in orografica sinistra a monte dell’abitato di Trafoi, fra la malga alta di Tarces e il rifugio Forcola e compresa fra le quote di 2200 – 2700 m slm. Sono stati scelti e picchettati 11 punti su cui eseguire le misure degli eventuali spostamenti, più 2 punti per le stazioni di riferimento, situati al di fuori della zona della frana. La materializzazione dei punti è stata eseguita, con piastre di acciaio fissate su roccia o su cemento, dall’Ispettorato forestale di Silandro e dalla Stazione forestale di Prato allo Stelvio nel mese di settembre 2007.
La determinazione delle coordinate dei punti di riferimento R1 e R2 è stata eseguita dall’Ufficio per il rilevamento geodetico del catasto, con strumentazione GPS Leica in statico. La prima misurazione degli 11 punti in zona di frana, eseguita con strumentazione GPS Trimble 4700 in RTK, utilizzando due stazioni di riferimento, è stata eseguita durante la seconda metà del mese d’ottobre 2007, mentre 3 misurazioni sono state eseguite durante il 2008 e per gli anni seguenti sono state effettuate 2 misure per anno.
Nel 2012 è stato cambiato il metodo di misurazione introducendo il metodo del statico-rapido (Rapid-Static). Inoltre dal 2012 è necessario recarsi su ogni punto una sola volta per effettuare la misurazione. Questo guadagno di tempo è diventato possibile avendo a disposizione un’ulteriore ricevitore GPS. In questo modo si possono utilizzare contemporaneamente le due stazioni di riferimento (Reference). Per di più ci si aspetta un’ulteriore miglioramento per quanto riguarda la precisione.
Monitoraggi sul monte Madrutta
Visti i risultati dei due progetti di monitoraggio a Corvara e Trafoi, nel 2011 l’ufficio Geologia ha avviato un ulteriore progetto che prevede una serie di monitoraggi sul monte Madrutta. Il monte Madrutta si trova sopra la località di Laghetti in Bassa Atesina.
In questo caso si tratta di capire se vi sono ancora in atto dei movimenti di espansione laterale di età post glaciale.
L’incarico del monitoraggio è stato affidato all’Ufficio Pianificazione Forestale. Nel 2011 è stata eseguita la materializzazione degli otto punti (dei quali 6 da monitorare e 2 di riferimento) tramite l’Ispettorato forestale Bolzano I e la Stazione forestale di Egna.
Nell’anno 2012 sono state eseguite prime misurazioni utilizzando la stessa tecnica che viene già adottata per il monitoraggio della frana di Trafoi. Nel 2013 sono state eseguite due misurazioni nei mesi di maggio e agosto. Siccome si aspettano dei movimenti molto piccoli, i primi risultati saranno disponibili soltanto dopo aver effettuato un numero sufficiente di misurazioni.