Sentiero naturalistico Zannes a Funes
Il sentiero natura di Zannes si trova alla fine della Val di Funes, una delle più belle valli dolomitiche ai piedi della maestosa catena delle Odle. Il sentiero è stato realizzato dall’ex Azienda provinciale Foreste e Demanio, oggi Agenzia Demanio provinciale, ed è il primo sentiero naturalistico dell’Alto Adige attrezzato per persone disabili.
Primo sentiero naturalistico percorribile su sedia a rotelle
Il sentiero comincia dal parcheggio di malga Zannes, dove sono disponibili parcheggi riservati ai disabili, toilette attrezzate per disabili e un tabellone informativo. Il sentiero attraversa il prato Pius e un ponte di legno di nuova costruzione, costeggia Kalkhofen e la casa forestale fino al recinto degli animali, in cui si trovano caprioli, cervi e daini e ritorna nuovamente al parcheggio di Zannes.
Stazioni in scrittura Braille
Nell’itinerario di tre chilometri rientrano prati coltivati dagli agricoltori, boschi intatti, pascoli fioriti ai piedi delle imponenti crode dolomitiche. I 14 punti di sosta sono dotati di tabelle che informano sulla genesi e sulle peculiarità naturalistiche della zona, in parte modificata dall’uomo; in alcune “stazioni” le notizie sono anche in scrittura Braille per non vedenti. I nomi delle piazzole lasciano immaginare che cosa vi è da scoprire: "Montagne da toccare" e "Auditorio della natura" sono solo due degli esempi. Le stazioni forniscono però anche informazioni, dati e cifre sulla flora, fauna e cultura paesaggistica di Funes.
Stazioni di sosta e sicurezza
La pendenza raggiunge un massimo dell´8%. Alla fine di ogni salita lunga, sono state predisposte un numero adeguato di stazioni di sosta attrezzate con tavoli utilizzabili anche da persone in carrozzella. Il sentiero è privo di inclinazione trasversale e presenta una larghezza minima di 1,5 m lungo tutto il profilo longitudinale. Questo rende possibile il passaggio contemporaneo di due carrozzelle. Per prevenire le cadute, lungo il bordo del sentiero è stato realizzato un piccolo terrapieno. Questo ha richiesto un numero maggiore di canalette di scolo per l’acqua. Tutte le canalette sono state coperte da una grata di metallo. Il percorso è realizzato con un fondo compatto con meno materiale sciolto possibile. Lungo i tratti pericolosi sono stati realizzati steccati di protezione.
Lavoro di manutenzione
L’impegno per la manutenzione ordinaria del sentiero è grande: i sentieri devono essere spianati periodicamente, in quanto la pioggia dilava il materiale fine (materiale coesivo) dal fondo. Dopo i temporali il sentiero deve essere ripulito dai depositi e dai rami caduti. Durante la pulitura delle canalette le grate metalliche devono essere rimosse.
Con questo progetto, l’Agenzia Demanio provinciale vuole offrire anche alle persone con handicap, anziani ed escursionisti inesperti la possibilità di conoscere le peculiarità del paesaggio naturale dell’Alto Adige. Il progetto rappresenta il primo passo verso una maggiore attenzione futura alle esigenze delle persone con problemi motori e visivi e vuole essere un esempio per altri progetti di questo tipo.
La Foresta Rodella in Val di Funes si estende sui ripidi versanti a nord delle Odle d’Eores, tra 1.700 e 2.000 m di quota. Essa svolge un’importante funzione protettiva contro l’erosione, la caduta sassi e le slavine ed è quindi un vero bosco di protezione, oltre che una zona paesaggisticamente molto attrattiva e quindi ricercata da escursionisti e amanti della natura. Il bosco rappresenta inoltre un’importante area di rifugio per la fauna, soprattutto tetraonidi. La gestione della foresta è affidata all’Agenzia Demanio provinciale.
L’ambiente
Il bosco è attraversato da diversi canaloni i cui fianchi presentano fratture e smottamenti. In parte questi terreni instabili costituiti da arenaria sono ricoperti da ontani verdi e salici. Nel bosco dominano piante vecchie a strutture rade con abeti rossi, cirmoli, singoli larici e pini. Nell’ambito del progetto «Tipologie boschive Alto Adige» della ripartizione foreste sono stati rilevati i seguenti tipi di bosco: bosco su substrato siliceo di larici e cirmoli con rododendro ferrugineo, laricicembreto di substrati basici con acetosella e larici-cembreto carbonatico con rododendro irsuto.
In alcune zone boschive, a causa del forte inerbimento, del pascolo e delle elevate precipitazioni nevose, vi è poca rinnovazione. Solo in piccoli luoghi protetti riescono a ricrescere giovani alberelli e il bosco riesce a rinnovarsi. Nella parte alta della foresta sono presenti anche vaste macchie di mughi.
Pascolo intensivo
Oggi come nel passato l’attività di malga e di pascolo è molto importante per la Val di Funes. I boschi sono gravati da antichi diritti di pascolo e sono in parte intensamente pascolati: nel caso del Bosco Rodella ad esempio il carico di pascolo
e di circa 100 capi di bestiame giovane e asciutto. Soprattutto nelle aree più umide si manifestano danni erosivi causati dal passaggio degli animali. Per contenere questi danni si ricorre talora alla recinzione di alcuni settori del bosco.
Difficoltà d’accesso e trasporto del legname
Fino alla metà degli anni ’70 il bosco era raggiungibile solo attraverso i sentieri per il bestiame che portavano alle malghe. Anche oggi l’unica strada di accesso è la provinciale che conduce al Passo delle Erbe. Questa strada pubblica non può essere facilmente chiusa al traffico e ciò rende complicata la raccolta ed il trasporto del legname. Per trasportare il legname è, infatti, necessario allestire delle lunghe teleferiche, il che significa aumentare notevolmente i costi di esbosco. Solo in alcuni tratti in prossimità della strada è possibile utilizzare trattori.
Gestione forestale
Il più vecchio progetto di utilizzo forestale della Foresta Rodella risale all’anno 1888. L’analisi dello sviluppo del bosco può essere quindi fatta su un lungo periodo di tempo e dimostra che le provvigioni di legname sono costantemente aumentate. A causa delle difficoltà di raccolta le quantità di legname annualmente utilizzabili (incrementi) non sono mai state sfruttate completamente. Attualmente, l’Agenzia Demanio provinciale svolge ogni anno le operazioni di esbosco più urgenti per evitare un eccessivo invecchiamento della foresta. In questa attività di ringiovanimento si cerca di favorire la rinnovazione naturale, lasciando nel bosco ceppaie e piante mature produttrici di semi. Nel bosco vengono mantenuti anche vecchi alberi morti, molto importanti sotto il profilo ecologico, come pure una notevole varietà di specie arboree. Scopo principale dell’Azienda è quello di mantenere un ecosistema stabile nel tempo affinché anche in futuro il Bosco Rodella possa svolgere al meglio la sua funzione di protezione, di produzione e svago.
Superficie: 272 ha
Provvigione: 39.818 mc (201 mc/ettaro)
Incremento annuo: 371 mc (1,87 mc/ettaro)
Ripresa annua: 355 mc
Specie legnose: abete rosso 55%, cirmolo 43%, larice 2%, singoli pini silvestri
Stazione di vigilanza forestale Funes
Bergerweg 2
39040 Funes
Tel. 0472 840129
Fax 0472 841577
E-mail: foreste.demaniali.funes@provincia.bz.it