Topinambur

Topinambur
Topinambur

Nome scientifico: Helianthus tuberosus L.

Tedesco: Topinambur oder Erdbirne

Introdotta dal Nordamerica per la produzione di tuberi per scopi alimentari, si è velocemente naturalizzata, soprattutto lungo i corsi d’acqua. Analogamente alla fallopia, anche questa pianta lascia in inverno ampie superfici prive di copertura vegetale protettiva poiché la parte aerea muore e si secca, favorendo in tal caso i fenomeni di erosione.

Diffusione attuale in Alto-Adige: www.florafauna.it/index.jsp?project=florafauna&view=BOT&locale=it (Link esterno)

Provenienza

Originaria della parte orientale del Nordamerica, già nota e coltivata dagli indiani per i tuberi commestibili.

Diffusione

Introdotta in Europa nel 1600 come specie alimentare, più tardi coltivata in modo diffuso, venne sostituita dalla patata a metà del XVIII secolo. Attualmente viene coltivata in modesta quantità; è invece spesso presente negli orti domestici.

Caratteristiche

Si tratta di una pianta perenne, che raggiunge 1-2 m di altezza. Fiorisce in autunno (sett-ott). I fiori di colore giallo sono relativamente grandi (diametro di 4-8 cm), simili a quelli del girasole con il quale è imparentata. Le foglie sono opposte nella parte inferiore del fusto, alterne in quella superiore, peduncolate, ovali ed appuntite, a margine seghettato, ruvide sulla pagine superiore, pelose su quella inferiore. Tipici per la specie sono i tuberi allungati.

Significato

L’impatto della specie sugli ecosistemi è contenuto.

Metodi di controllo

La specie è attualmente sotto osservazione.

Topinambur