Ambrosia
Nome scientifico: Ambrosia artemisiifolia L.
Tedesco: Beifuß-Ambrosia, Traubenkraut
Pianta ruderale introdotta dal Nordamerica. Durante la fioritura essa produce grandi quantità di polline, il quale, per la sua elevata aggressività, può provocare forti allergie. La diffusione della specie rappresenta un rischio per motivi sanitari.
Diffusione attuale in Alto-Adige: www.florafauna.it/index.jsp?project=florafauna&view=BOT&locale=it (Link esterno)
Provenienza
La zona di origine di questa specie è il Nordamerica. Da qui è stata introdotta in Europa centrale, in alcune aree dell’Asia ed in Australia.
Diffusione
L’ambrosia è stata rinvenuta a partire dal 1860 in diversi paesi europei. Tra i primi territori ad essere colonizzati, vi sono quelli vicini ai porti del mare del Nord e del Baltico. Qui giungevano le navi cariche di cereali di provenienza nordamericana. Probabilmente i semi dell’ambrosia si trovavano mescolati ai cereali. La fase di insediamento e rapida diffusione ha tuttavia avuto inizio solamente a partire dagli anni 90 del XX secolo.
Attualmente la specie è ampiamente presente come infestante nelle aree intensamente coltivate, rendendo necessari costosi interventi per il suo contenimento. Nonostante ciò alcuni semi permangono all’interno dei prodotti agricoli, propagando ulteriormente la specie.
La prima segnalazione nella nostra provincia risale al 1907 nel cimitero di Bressanone. Da allora l’ambrosia è stata segnalata in poche località, nelle vallate principali a quote inferiori a 800 m slm., preferibilmente in aree ruderali o disturbate, come scarpate stradali e ferroviarie, macereti e cantieri edili. La specie può occasionalmente comparire all’interno di parchi e giardini. In tal caso si ipotizza che i semi possano essere presenti nel becchime per uccelli.
Si tratta di una specie annuale, la quale muore dopo aver fruttificato. Per tale motivo la presenza di alcuni individui in un luogo può avere carattere effimero. Questo è attualmente lo status dell’ambrosia in provincia di Bolzano, dal momento che le presenze degli anni scorsi non hanno dato origine a popolamenti duraturi.
Caratteristiche
L’ambrosia è una specie annuale, erbacea, con altezza fino a ca 1,5 m e supera l’inverno esclusivamente nello stadio di seme. Per garantire la propria sopravvivenza la pianta produce una grande quantità di semi (in media ca 3.000-4.000 per individuo), che possono germinare anche dopo molti anni. I semi sono contenuti all’interno di frutti secchi, piccoli (ca 4 mm di lunghezza) e provvisti di una punta e 5 brevi aculei, che consentono loro di attaccarsi (ad es.alla pelliccia degli animali) ed essere facilmente trasportati a distanza.
La specie fiorisce in modo poco appariscente da agosto fino ad ottobre. Le infiorescenze maschili formano pannocchie terminali, quelle femminili si trovano alla base di quelle maschili oppure alle ascelle delle foglie superiori. Ben visibili sono invece le sacche del polline.
Significato
L’ambrosia ha assunto importanza ca 20-25 anni or sono, quando ha assunto carattere di specie invasiva ed ha iniziato a creare problemi di tipo sanitario. Il suo polline, infatti, può provocare reazioni allergiche particolarmente intense, con raffreddori e congiuntiviti, oltre a reazioni asmatiche. Tali reazioni sono possibili in persone sensibili già con concentrazioni di soli 11 grani pollinici per metro cubo di aria.
Anche il contatto della pelle con le infiorescenze può produrre reazioni infiammatorie.
Metodi di controllo
Nelle zone in cui la presenza della specie è confermata, si dovrebbero evitare attività di movimento terra, oltre al trasporto della stessa.
Nel caso in cui si rinvengano singole piante, queste possono essere estirpate prima della fioritura, ricordando di proteggersi adeguatamente nel corso dell’intervento. Nel caso in cui vi siano, invece, ampie superfici colonizzate, si consiglia un primo taglio a metà luglio ed un secondo taglio alla fine di agosto, cercando in ogni caso di intervenire prima della fioritura.