Attualità
Nominato il nuovo Collegio per il paesaggio
La legge provinciale “Territorio e paesaggio” prevede un organo di ricorso per autorizzazioni paesaggistiche o permessi di costruzione. I membri rimarranno in carica per il prossimo triennio.
Ieri (25 giugno), su proposta dell'assessore provinciale allo Sviluppo del territorio, Peter Brunner, è stato nominato il Collegio per il paesaggio. L'organismo, che resterà in carica fino alla fine del 2026, è stato istituito presso la Ripartizione provinciale Natura, paesaggio sviluppo del territorio ed è composto dalla presidente o dal presidente, da un esperta o un esperto in urbanistica, in tutela del paesaggio, in materia di patrimonio storico, artistico ed etnografico, oltre ad una rappresentante o un rappresentante della ripartizione provinciale competente per le foreste o agricoltura.
Maria Magdalena Inderst è stata nominata presidente su proposta dell'Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori (vicepresidente nominato Magdalene Schmidt). Gli altri membri sono Paul Senoner come esperto di urbanistica (membro supplente sarà Klaus Alois Martin Hellweger), Paolo de Martin Flecco come esperto in tutela del paesaggio (membro supplente Michele Stramandinoli), Karin Dalla Torre come esperta in materia di patrimonio storico, artistico ed etnografico (membro supplente nominata Verena Haid) e Angelika Aichner come esperta della Ripartizione provinciale Foreste (membro supplente è stato eletto Ruth Messner).
I compiti del Collegio per il paesaggio
Il Collegio può essere contattato in caso di ricorsi contro i preavvisi di rigetto o autorizzazioni con condizioni rilasciate dai sindaci, in particolare nel caso di autorizzazioni paesaggistiche con condizioni oppure permessi di costruire. Tuttavia, il ricorso al Collegio per il paesaggio è ammesso solo se il rifiuto si basa su motivi architettonici, paesaggistici o estetici. Se, invece, un progetto non può essere approvato, perché in contrasto con le norme urbanistiche o con le disposizioni relative alle ordinanze di tutela del paesaggio, il ricorso deve essere presentato all’Autorità giudiziaria e non al Collegio del paesaggio.
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ASP/mpi/ft