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Efficientamento energetico edifici pubblici, tassello strategico

Assessore Tommasini: Necessario progetto culturale condiviso, svolta culturale nella società e confronto attivo con il mondo economico. 1° bando nel 2017.

Efficientamento energetico edifici pubblici - Assessore Tommasini: Necessario progetto culturale condiviso, svolta culturale nella società e confronto attivo con il mondo economico (Foto: USP)

Con il Piano clima Energia Alto Adige 2050, l’Alto Adige verso “KlimaLand”, la Provincia di Bolzano ha definito le fondamenta della politica energetica sul lungo periodo ponendosi quale obiettivo lo sviluppo sostenibile del territorio nei vari ambiti. Tra gli aspetti qualificanti e strategici vi è il risanamento ed efficientamento energetico degli edifici, come ha detto l’assessore provinciale all’edilizia pubblica e patrimonio Christian Tommasini in occasione dell’incontro “Risanamento energetico innovativo: opportunità, vantaggi, prospettive” tenutosi a Palazzo Widmann a Bolzano. Si tratta del secondo dei quattro incontri “Lavori in corso. Opere Pubbliche, Patrimonio, Cooperazione, Scuola” con i quali intende fare il punto del lavoro svolto e delle sfide che dovranno essere affrontate nei vari settori di sua competenza.

La Provincia, nella doppia funzione di committente e costruttore, e di gestore edilizio, può svolgere un ruolo strategico in questo settore. Da un lato, promovendo, come fa da decenni, un’edilizia pubblica di elevata qualità architettonica e costruttiva all’insegna dell’efficienza energetica, e, dall’altro, puntando a una gestione efficiente del patrimonio edilizio di proprietà. Si parla di ben 591 edifici, fra scuole, uffici, punti logistici, fra strutture storiche dall’architettura di pregio fino a fabbricati innovativi, sia in aree urbane che rurali e montane, anche di alta montagna, come nel caso dei rifugi. Agli edifici si aggiungono anche 121 gallerie. L’investimento annuale solo per la gestione di tale patrimonio è di 12 milioni di Euro per gli interventi di manutenzione e di circa 16 milioni di Euro per l’energia, ovvero di circa 300 milioni di Euro d’investimento di risorse su 10 anni.
“A fronte del grande impegno pubblico - così Tommasini – è necessaria la collaborazione dei cittadini che devono essere fatti partecipi della conoscenza della direzione intrapresa, andando a creare un progetto culturale condiviso fra pubblico e privato, con ritorni positivi sulla crescita economica del territorio e incremento della qualità ambientale e di vita”.

In considerazione della complessità e varietà del patrimonio edilizio provinciale, necessita una visione organica e integrata delle varie problematiche riscontrabili nell’uso, gestione e manutenzione delle singole unità immobiliari. L’obiettivo per l’assessore Tommasini è elaborare una strategia di gestione dei consumi energetici del patrimonio immobiliare della Provincia definendo target, priorità di riqualificazione e scenari condivisi.

A tal fine nel 2015 è stato istituito il gruppo di lavoro Energy Management, guidato dall’Energy manager Daniel Bedin, direttore della Ripartizione Amministrazione del Patrimonio, con il compito di individuare le priorità di intervento e giungere all’ottimizzazione dei consumi energetici degli immobili tramite sistemi innovativi di controllo e monitoraggio, andando a individuare in modo mirato le strutture da sottoporre a interventi di riqualificazione energetica. Il tutto nel rispetto delle indicazioni dell’Unione Europea che fissa quale score l’abbattimento dei consumi energetici del 30 per cento entro il 2035. Un primo passo è già stato compiuto con la sigla del contratto per l’acquisto di energia elettrica con Alperia, e a breve seguirà il contratto per l’acquisto del gas.
Allo sviluppo di nuovi modelli sta lavorando il gruppo di lavoro ”Energy Management” che si avvale della collaborazione scientifica dell’Istituto per le energie rinnovabili di Eurac Research, Agenzia CasaClima e IDM Alto Adige – Ecosystem Alpine Technologies-Constructions.

La roadmap  indica quale primo passo la definizione dello stato dei consumi di edifici e tunnel tramite l’Energy Report annuale. Nel 2015 per gli edifici provinciali e le gallerie i consumi di energia elettrica, rispetto agli altri vettori energetici, pesano per il 61,7 per cento (per i tunnel il 18,3 per cento), mentre quelli per gasolio solo per il 3,3 per cento Gli edifici scolastici (scuole superiori) rappresentano il comparto del patrimonio provinciale con i consumi energetici più elevati con il 38,5 per cento dei consumi, mentre gli uffici il 18,8 per cento. Base essenziale per ogni politica di gestione dell’energia dovrà essere integrata con attività di monitoraggio e misura e con la conoscenza degli usi più significativi. Per tale ragione, come ha detto Bedin, nel bando di gara per i contratti di manutenzione, che sarà pubblicato nel corso del 2017, è previsto che le ditte aggiudicatarie dovranno svolgere attività periodica di raccolta dei dati di consumo con letture dirette.

Altro obiettivo della roadmap è la definizione di scenari di riqualificazione futuri e di strategie tecnico-economiche per l’ottimizzazione dell’efficienza energetica del patrimonio immobiliare.

L’approccio proposto per la pianificazione è in via di implementazione nel sofware CERPlan, Cost Effective Renovation Plan, sviluppato da Eurac Research. Come ha spiegato l’ingegnere Roberta Pernetti dell’Istituto per le Energie rinnovabili di Eurac Research di Bolzano “si tratta di un ‘tool’, uno strumento che ha lo scopo di supportare l’amministrazione del patrimonio edilizio definendo le priorità di intervento, pianificando la riqualificazione energetica, considerando le sinergie e potenzialità della manutenzione”.

Grazie a questa applicazione sarà eseguita una schedatura degli edifici provinciali, un audit per identificare gli elementi e i componenti che necessitano di manutenzione o che sono arrivati alla fine della vita utile e i relativi consumi energetici. Elementi cardine sono l’approccio strutturato per la raccolta dati, la valutazione puntuale dei consumi attuali, l’individuazione di criteri per definire le priorità e strategie di supporto per la riqualificazione, nonché la definizione di un sistema per monitorare le prestazioni degli edifici. Come ha detto Pernetti “è possibile il sistema consente il calcolo del ritorno economico degli interventi indicando risparmio energetico e benefici accessori”.

A partire dalle informazioni, che saranno raccolte nell’arco dei prossimi mesi, sarà, infatti, possibile elaborare studi di fattibilità preliminari per definire su quali edifici sia prioritario intervenire in un’ottica di convenienza economica secondo criteri tecnici, e, quindi, a fronte del budget annuale a disposizione predisporre i bandi di progettazione per la riqualificazione del patrimonio immobiliare con precisi piani economici e d’intervento.

“Il forte impegno finanziario e le risorse limitate, come afferma l’assessore Tommasini, impongono lo sviluppo di nuovi modelli economici e progettazione integrata per la riqualificazione del patrimonio immobiliare secondo priorità sostenibili. Per giungere ad una ‘modelizzazione’ di questo sistema virtuoso altoatesino, come ha riferito l’assessore, è stato avviato un confronto con il professor Francesco Grillo dell’Università di Oxford, consulente del Governo.

Nel corso del 2016, come ha detto l’Energy Manager Bedin è stata avviata una procedura per l’affidamento dell’audit energetico, della diagnosi energetica, di un primo lotto campione di 10/20 edifici (tra i quali anche il palazzo per uffici in Corso Libertà 23), finalizzato alla predisposizione di un bando, entro il 2017, per la riqualificazione/gestione di edifici che veda il coinvolgimento di aziende private. Come ha detto Bedin si pensa all’applicazione del modello di risparmio condiviso secondo l’Energy performance contract EPC. Aziende private potranno concorrere per offrire energia garantendo la gestione degli immobili e il risparmio energetico e di spesa garantito su un periodo compreso tra i 10 e i 13 anni.
Per l’assessore Tommasini è importante ora un confronto attivo e trasparente con il mondo dell’economia al fine di individuare un punto di equilibrio e un’interlocuzione attiva in vista del bando.

SA

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