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Molto seguito il recente Convegno di epidemiologia

Convegno sul ruolo ed il potenziale dell’epidemiologia per adottare decisioni appropriate nel settore della sanità e delle politiche sociali.

Il 2 dicembre 2016, presso l'Auditorium dell'Assessorato alla Sanità, si è tenuto il convegno dal titolo "Profilazione dell'utenza per tipologia di accesso al Servizio Sanitario Provinciale: uno strumento per la governance"

Il 2 dicembre scoso, presso l'Auditorium dell'Assessorato alla Sanità, si è svolto il convegno dal titolo "Profilazione dell'utenza per tipologia di accesso al Servizio Sanitario Provinciale: uno strumento per la governance" organizzato dall'Osservatorio epidemiologico provinciale, coordinato dalla dott.ssa Carla Melani.

Secondo il direttore di Dipartimento, Michael Mayr, “I dati, le statistiche e le analisi raccolte dall'Osservatorio epidemiologico provinciale rappresentano un importante strumento per poter fare delle scelta oculate nel settore sanitario ed in quello delle politiche sociali”.

Nel corso del convegno il team dell'Osservatorio ha presentato i risultati di due studi condotti volti a stratificare la popolazione sulla base dei bisogni assistenziali attraverso l’utilizzo dei principali flussi amministrativi sanitari disponibili.

Il primo denominato "Mappatura della Patologie Croniche" punta ad individuare i pazienti con patologia cronica. Si basa sull'assunto iniziale che un malato cronico per definizione ha bisogno di cure continue e costanti da parte del Servizio Sanitario,  e quindi, attraverso i principali flussi amministrativi sanitari esistenti, come il ricorso a  ricoveri ospedalieri, a terapie farmacologiche o prestazioni specialistiche, identifica con una certa  certezza, il paziente con malattia cronica.

Studi come questi, ricorrenti nelle diverse amministrazioni sanitarie regionali italiane, stanno acquisendo sempre maggior importanza, poiché i dati demografici evidenziano come la popolazione sia destinata ad invecchiare gradualmente, con un conseguente aumento della patologie croniche nell'età anziana ed un conseguente aumento del peso sulla società, a causa di una domanda crescente di servizi sanitari.

Infatti i dati mostrano che da qui al 2045, la percentuale di pazienti cronici in Alto Adige passerà dal 32% al 39%. Lo studio ha consentito di suddividere la popolazione in 12 macro aree patologiche (diabete, cardiovasculopatie, broncopneumopatie ad esempio) che racchiudono nel complesso 36 patologie croniche analizzate.

Si possono quindi calcolare non solo indicatori di prevalenza, ma anche i costi specifici per patologia. Nel calcolo dei costi, il riuscire a suddividere il carico assistenziale associato a ciascuna patologia cronica, consente per i pazienti con più patologie croniche concomitanti di ottenere una stima più precisa del loro carico assistenziale sul Sistema Sanitario, poiché il loro carico non è dato dalla semplice somma dei singoli costi per patologia, ma può crescere in misura esponenziale. 

Il secondo studio, denominato “Profili di utilizzo del Servizio Sanitario Provinciale: un approccio per pattern di spesa”, ha ampliato il campo di osservazione, dalla popolazione cronica a tutta la popolazione nel suo complesso; sempre sulla base dei principali flussi sanitari provinciali, si sono individuati dei criteri coerenti e replicabili per profilare la popolazione residente, in modo da definire dei gruppi omogenei, mutuamente esclusivi ed esaustivi di assistiti rispetto all’utilizzo del Sistema Sanitario Provinciale.

Sono stati così individuati sette profili: non utente, utente occasionale, cronico base, utente materno infantile, utente acuto, utente cronico complesso e utente a termine vita.

Per ciascun soggetto è stato poi così possibile stimare il carico assistenziale, dato dal rapporto tra il costo sanitario medio del profilo del soggetto e il costo sanitario medio nell’intera popolazione. I dati evidenziano come l’ordine dei profili individuati coincida con il loro carico assistenziale associato.

In conclusione, il convegno ha puntato a sottolineare l’importanza di questi strumenti di classificazione della popolazione, poiché consentono di analizzare e misurare il carico di malattia su un sistema sanitario, confrontare le multimorbilitá in una popolazione, su un territorio, per riuscire ad individuare i corretti ed appropriati interventi sanitari, valutare le performance e l’efficienza degli erogatori e tenendo conto del diverso carico assistenziale distribuire risorse in modo più equo.

 

 

FG

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