In Estremo Oriente, la stampa xilografica di testi e
l’invenzione dei caratteri mobili in metallo risale rispettivamente
all’ VIII e al XIII secolo.
L'invenzione dei caratteri mobili di argilla da parte del cinese Bi
Sheng, (990-1051), scienziato e uomo di Stato, nel periodo Qingli della
dinastia dei Song settentrionali, ossia negli anni 1041-1048, implica
la nascita della tecnica di stampa a caratteri mobili 400 anni prima di
Gutenberg in Europa. In un altro paese asiatico, la Corea, la stampa a
caratteri mobili di rame compare nel 1403.
La scrittura coreana, a differenza di quella cinese, si basa
sull’alfabeto che comprende solo 40 segni e per questo la stampa a
caratteri mobili può essere utilizzata con maggiore utilità ed
efficacia.
Tutti gli studiosi sono d’accordo nell’escludere che l’invenzione in
Europa, caratterizzata da molti anni di tentativi e fallimenti, derivi
da un contatto con la tecnologia orientale, ed invece concordano nel
considerare la tecnica di Gutenberg interamente inventata e poi diffusa
in tutto il mondo.
I caratteri mobili del cinese Bi Sheng sono fatti di argilla cotta e
per questo si dimostrano fragili e poco adatti alla stampa su larga
scala. I caratteri mobili in legno, invece, si sviluppano poi nel tardo
XIII secolo grazie all’opera di Wang Zhen, ufficiale della corte della
dinastia Yuan. Ma anche in questo caso, il riutilizzo dei caratteri per
successive e numerose stampe provoca il degrado del legno; il sistema
fu successivamente migliorato pressando i blocchi di legno nella sabbia
e colando metallo fuso, creando così caratteri più
resistenti e durevoli.
Sia la stampa a blocchi in legno che quella a caratteri mobili furono
sostituiti dalla stampa di stile occidentale nella seconda metà del XIX
secolo.